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Perché Kim Jong-un dichiara guerra al K-pop

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Un “cancro vizioso” che corrompe i giovani. Il leader nordcoreano inveisce contro il genere musicale che diventa sempre più popolare nella regione

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha un nuovo nemico acerrimo: le canzoni K-pop. La guerra al genere musicale della Corea del Sud è cominciata ora che sta diventando sempre più popolare tra i giovani nordcoreani.

Kim Jong-un l’ha definito un “cancro vizioso da estirpare” che corrompe i ragazzi, determinando “come si vestono, i discorsi che fanno, gli atteggiamenti e anche il taglio di capelli”, secondo Business Insider. Le canzoni di K-pop sono riuscite ad aggirare le sanzioni del regime nordcoreano e per Kim rappresentano un rischio di “espandere idee anti-socialiste” nel Paese.

Un sondaggio dell’Università di Seul ripreso dall’articolo del quotidiano sudcoreano The Korea Times indica che il 44% della popolazione nordcoreana consuma con frequenza programma di tv, film e canzoni sudcoreane, mentre il 40,% dice che l’ha sentito e visto solo una o due volte. Solo il 18,2% non ha mai avuto accesso.

“È ironico che il proprio leader nordcoreano, così come il padre Kim Jong-il, sono stati consumatori della cultura pop sudcoreana – si legge nell’articolo -. Secondo i report, il giovane Kim ha chiesto ‘Belated Regret’, una canzone sudcoreana dei fratelli Hyeoni y Deoki nel 1985, quando questi musicisti si presentavano a Pyongyang nel 2018”.

Oggi invece il regime nordcoreano ha imposto sanzioni fino a 15 anni di lavori forzati per chi vede o ha in possesso qualche prodotto di intrattenimento sudcoreano. Il timore è che i nordcoreani comincino a vedere la Corea del Sud come un possibile destino.

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