Con Baldanti, Ciccozzi e Galli questa settimana alla Camera riprendono le audizioni per istituire una commissione sull’origine del Covid-19 e sulle misure di Oms e Stati. L’intervento di Paolo Formentini, deputato della Lega, vicepresidente della commissione Esteri alla Camera e vicepresidente della Delegazione parlamentare presso l’assemblea parlamentare della Nato
Martedì si ricomincia, finalmente! Riprendono, infatti, le audizioni sull’istituenda commissione d’inchiesta, fortemente voluta dalla Lega, per indagare sulle origini della pandemia e la congruità delle misure adottate da Organizzazione mondiale della sanità e Stati. Saranno auditi: il virologo Fausto Baldanti della Fondazione Ircss e i professori Massimo Ciccozzi e Massimo Galli. Anche il professor Giorgio Palù ha dato la propria disponibilità.
Un iter parlamentare tormentato, quello della commissione d’inchiesta, bloccata da novembre 2020 per la mancata calendarizzazione in Aula a causa della contrarietà della maggioranza di allora.
Lontani da ogni complottismo ma convinti che questa indagine parlamentare sia un atto dovuto nei confronti dei quasi 130.000 morti italiani e sia anche, al contempo, la prova che il Parlamento italiano è ancora libero da condizionamenti esteri.
Due presidenti degli Stati Uniti hanno chiesto la verità sull’origine del Covid-19. Prima Donald Trump, deriso per l’insistenza sul “virus cinese”. Oggi anche Joe Biden chiede una nuova, vera, trasparente indagine internazionale. Ogni giorno pezzi di verità emergono, fiume carsico che torna lentamente alla luce.
Siamo stati accusati di complottismo, di voler indagare senza aspettare la fine (sic!) della pandemia, di voler spettacolarizzare a meri fini politici una seria indagine internazionale. Nulla di tutto ciò! Da più di un anno stiamo combattendo (con il capogruppo Eugenio Zoffili) perché gli italiani possano, anche grazie al Parlamento, appurare ove sia nato il virus e capire se ci siano stati comportamenti omissivi o compiacenti.
Il presidente della commissione Affari esteri della Camera Piero Fassino ha garantito che il provvedimento sarà in Aula entro luglio. Noi della Lega vigileremo e controlleremo venga rispettato l’impegno preso e non si ricorra a quell’ostruzionismo parlamentare che fa male non solo ai 4 milioni di morti nel mondo ma anche alla giusta richiesta di verità dei vivi.