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Anche Enel al gran ballo greco dell’energia

Dopo l’investimento nel parco Kafireas, ecco il Distributed power generation units (KAMPIE) nella Macedonia occidentale e a Creta. Così la Grecia diventa crocevia di relazioni e investimenti nel campo della diplomazia energetica internazionale

Progetti energetici (e geopolitici) targati Enel nel Mediterraneo orientale: così l’Africa power interconnector si intreccia con lo sfruttamento della Zee greco-egiziana, implementando nuovi investimenti internazionali. Il colosso italiano, che ha già investito 1 miliardo nel parco Kafireas in Grecia, sta avviando l’elaborazione di progetti energetici con una capacità totale di 1,5 GW, di cui 630 MW riguardanti lo sviluppo di Distributed Power Generation Units (KAMPIE) nella Macedonia occidentale e a Creta. Si tratta di sistemi di accumulo, combinati con parchi fotovoltaici dietro la rete, che possono contribuire alla stabilità del sistema elettrico.

QUI GRECIA

La premessa è che nel campo della diplomazia energetica internazionale è emerso ormai da tempo il ruolo della Grecia come hub regionale per la diversificazione delle fonti e delle rotte energetiche. Il riferimento è ad una serie di progetti di sub-interconnessione, come il gasdotto Tap, le interconnessioni del gas con la Bulgaria legate al Tanap, il piano strategico legato al porto di Alexandroupolis, lo stoccaggio sotterraneo di gas a Kavala e il gasdotto Eastmed che una volta terminato rivoluzionerà lo status nell’intero Mediterraneo.

È di tutta evidenza che altri due elementi rappresentano un punto di svolta per gli equilibri non solo presenti ma soprattutto futuri: ovvero i primari passaggi, tanto politici, quanto burocratici, per l’ampliamento dei collegamenti con Italia e Bulgaria; e in secondo luogo l’interconnessione elettrica EuroAsia Interconnector tra Creta, Cipro e Israele. Un quadro d’insieme in cui spiccano le notevoli opportunità che si aprono al centro dell’Egeo.

ENEL

Attirare in Grecia investitori privilegiati come Enel al fine di costruire una solida rete di alleanze e partnership, favorite da norme leggere e flessibili, che siano un sostegno a imprese e, quindi, alla forza lavoro: questo il messaggio lanciato dal 25mo meeting promosso dall’Economist in questi giorni ad Atene che ha ospitato un panel dedicato all’energia, dove il colosso italiano è stato protagonista.

I nuovi sistemi promossi da Enel contribuiranno ad accelerare la de-lignificazione e aiutare a raggiungere gli obiettivi nazionali di FER, come sostenuto dal responsabile di Enel Green Power per l’Europa e presidente di SolarPower Europe, Aristotelis Handavas. Il tema delle nuove opportunità in una macro area altamente strategica come la Grecia ed il costone balcanico è legato a doppia mandata alla necessità di un quadro normativo appropriato. Questo il gancio che, assieme al buon funzionamento del mercato, creerà un ambiente stabile e attraente per gli investimenti. “È molto importante per il Paese garantire un modo equo e oggettivo di gestire il mercato, che consenta la concorrenza a vantaggio dei consumatori. Per attrarre investitori che aggiungeranno un valore significativo al processo di transizione energetica e offrire stabilità, la Grecia deve prendere le necessarie iniziative legislative e creare le condizioni per una concorrenza sana e obiettiva”, ha affermato.

IL PROGETTO

La mossa di Enel segue una linea precisa, partita 20 anni fa: dal 2008 è presente in Grecia dove ha investito oltre 1 miliardo in progetti rinnovabili nel Paese, uno dei quali è Kafireas, uno dei più grandi parchi eolici dei Balcani e il più grande della Grecia. Kafireas ha definito l’evoluzione del mercato energetico nel Paese, attraendo cospicui investimenti dopo un lungo periodo di stagnazione, e ha sostanzialmente fatto di Enel Green Power il leader del mercato domestico nel paese. Stiamo parlando di un sito composto da sette parchi eolici sull’isola di Evia da 67 turbine, con una capacità installata totale di oltre 154 MW e in grado di generare 480 GWh all’anno, per un investimento da 300 milioni di euro. Con Kafireas la capacità installata di Enel in Grecia raggiungerà oltre 460 MW.

Del tema si è discusso anche in occasione del 36° Congresso Internazionale del Gas in Croazia, dove si è dibattuto di gas naturale e di energie rinnovabili con l’International Gas Union (IGU). Oltre 160 membri, dagli Stati Uniti al Qatar, hanno dato vita a questa organizzazione no-profit che sostiene il gas naturale come parte integrante del sistema energetico globale, il cui presidente dal 2025 sarà l’italiano Andrea Stegher, vice president commercial & stakeholder engagement del colosso Snam.

@FDepalo

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