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Bielorussia, ecco cosa dice il report dell’Onu sui diritti umani

La relatrice speciale delle Nazioni Unite ha denunciato “crimini senza precedenti” nel Paese dell’Est europeo a mano del governo di Alexander Lukashenko

La situazione in Bielorussia è grave e l’Organizzazione delle Nazioni Unite prova a richiamare l’attenzione della comunità internazionale.

Lunedì la relatrice speciale dell’Onu per la Bielorussia, Anaïs Marin, ha presentato un report con il quale denuncia “crimini senza precedenti in quanto a dimensione e gravità”, compiuti l’ultimo anno da parte delle autorità. Gli esperti hanno invitato il governo di Alexander Lukashenko a porre fine alla repressione e a “rispettare scrupolosamente le legittime aspirazioni del popolo bielorusso”.

Lo studio, seguito dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu, sostiene che la violenza della polizia è generalizzata contro i manifestanti, e si sono registrati diversi casi di sequestri, accuse di tortura e maltrattamenti, così come intimidazioni contro rappresentanti della società civile.

“Le autorità bielorusse hanno lanciato un attacco totale contro la società civile – ha spiegato Marin durante la presentazione del report -, tagliando i diritti e le libertà delle persone, e perseguitando i difensori dei diritti umani, giornalisti, avvocati e professionisti dell’informazione”.

Il report denuncia che migliaia di cittadini sono stati costretti a lasciare il Paese per cercare sicurezza all’estero, e ricorda l’arresto del dissidente che viaggiava in volo commerciale ed è costato obbligato ad atterrare a Minsk: “Nessun oppositore al governo è al sicuro, in nessuna parte”. Per lo studio, il momento più critico della crisi è arrivato dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto del 2020.

Marin denunciò anche le mancanze nel sistema educativo nei confronti delle minoranze etniche, e delle persone che vivono in zone rurali: “Chiedo alle autorità bielorusse di porre fine alla politica di repressione, liberare immediatamente e incondizionate i detenuti in forma arbitraria e garantire il pieno rispetto ai diritti umani e le aspirazioni democratiche legittime del popolo bielorusso […] L’isolamento del Paese potrebbe avere conseguenze disastrose”.



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