L’approvazione della mozione è un risultato concreto che dimostra la vicinanza delle nostre istituzioni alle comunità d’oltre oceano. Il messaggio che arriva dall’Italia è semplice e diretto: il governo italiano è favorevole a salvaguardare la figura di Colombo che appartiene tanto alla storia dell’Italia che degli Stati Uniti. L’intervento di Fucsia Nissoli Fitzgerald, deputata di Forza Italia
Un anno prima di diventare papa, Benedetto XVI parlò di “odio di sé dell’Occidente strano e patologico”. È da questa frase che si dovrebbe partire per provare a comprendere la furia iconoclasta, l’odio verso i padri e la voglia di cancellazione della nostra Storia che si sono impadroniti delle società occidentali.
I neo-iconoclasti hanno compilato addirittura una “hit list” dei bersagli della damnatio memoriae, ossia la demolizione e/o l’occultamento del passato. Le statue della Regina Vittoria a Woodhouse Moor, Leeds, e del presidente Winston Churchill nella Piazza del Parlamento londinese, sono state oggetto di vandalismi, stessa sorte è toccata in Belgio alla statua del Re Leopoldo II e a Sidney a quella dedicata allo scopritore dell’Australia James Cook.
L’obiettivo principale di questa furia distruttiva resta però Cristoforo Colombo, per il suo alto valore simbolico di scopritore del Nuovo Mondo. Al navigatore genovese, che nel 1492 mise piede sul suolo americano vengono imputate tutte le colpe possibili ed immaginabili, dal razzismo all’inizio della schiavitù.
A Minneapolis la prima testa a cadere è stata proprio quella della statua dell’esploratore genovese, un’altra statua ad egli dedicata è finita in acqua a Richmond e altre ancora, tra Massachusetts e Virginia, sono state vandalizzate o distrutte. Diverse città degli Stati Uniti hanno cancellato il Columbus Day, ossia il giorno dedicato alla commemorazione dell’arrivo delle tre caravelle nel Nuovo Mondo, che cade il secondo lunedì del mese di ottobre di ogni anno.
Ma chi era davvero Cristoforo Colombo? Egli era un figlio del suo tempo e non è certo cancellando la sua memoria che si sanano gli sbagli del passato e le storture del presente. Il suo coraggio e la sua determinazione sono da sempre un esempio per tutta l’Umanità e motivo di orgoglio per noi italiani ed in modo particolare per gli italiani d’America. La Storia andrebbe arricchita, allargando i campi della memoria e riconoscendo il dolore dei popoli che si sottomisero e sarebbe possibile farlo senza bisogno di distruggere ciò che i nostri padri hanno fatto nel corso della Storia.
Rileggere la storia stravolgendola attraverso la negazione di fatti realmente accaduti significa cadere nella falsificazione e nella menzogna. Colpire e cancellare personaggi e simboli significa nascondere la realtà anziché capirla nella sua interezza ed è andare contro la ricerca storica scientifica. È come se una persona avesse genitori che non ama, ma anche se li uccidesse resterebbe sempre figlia di quei genitori: altre sono le vie da percorrere.
Colpire Colombo e Churchill significa colpire le identità dei popoli che hanno fatto la storia dell’America. Le identità dei popoli sono ineliminabili e sono come tante perle preziose che costituiscono il tesoro che è oggi la grandezza dell’America. Non si può cancellare tutto ed omogeneizzare tutto ed appiattire la bellezza di ogni diversità, proprio oggi quando tutti difendiamo proprio le biodiversità, il multiculturalismo e le libertà religiose. È possibile invece che ogni popolo coltivi la propria identità e lo faccia non contro le altre identità (purtroppo questo nel passato è accaduto spesso e ovunque),
ma lo faccia nel rispetto delle altre identità stabilendo rapporti di collaborazione tra tutti.
Tornando ai nostri connazionali negli Usa, con la mozione parlamentare che ho presentato a difesa di Colombo e del Columbus Day e approvata alla quasi unanimità, ho cercato di dare voce alle proteste ed allo sconforto di comunità, circoli ed associazioni degli italo-americani.
L’approvazione della mozione è un risultato concreto che dimostra la vicinanza delle nostre istituzioni alle comunità d’oltre oceano. Il messaggio che arriva dall’Italia è semplice e diretto: il governo italiano è favorevole a continuare a salvaguardare la figura di Colombo che appartiene tanto alla storia dell’Italia che degli Stati Uniti e incarna valori comuni, alla base dell’amicizia tra i due Paesi. Il comune impegno alla difesa di libertà, democrazia e stato di diritto in tutto il mondo garantisce forza e dinamismo ai rapporti tra Roma e Washington.
Per i nostri connazionali che vivono negli Stati Uniti questa caccia alle streghe rappresenta un vero e proprio schiaffo, un insulto per le discriminazioni che essi stessi hanno subito e un affronto per tutto ciò che essi hanno portato in termini di cultura e lavoro nel paese che li ha adottati. Fu lo stesso presidente George W. Bush che promulgando la richiesta (joint resolution) del Congresso americano di istituzione del Columbus Day, quale festa nazionale definì Colombo “the great explorer from Genoa”, riconoscendo la sua italianità e l’importanza della sua figura per la Storia del Paese a stelle e strisce.
Alberto Milani, presidente dell’ Italy America Chamber of Commerce di New York, ha dichiarato “Le celebrazioni di Cristoforo Colombo sono anche a garanzia di un diritto superiore della nostra comunità in America cioè quello di celebrare i nostri valori nel giorno che preferiamo, con i simboli che riteniamo più opportuni e senza che nessuno ci obblighi a non farlo o a farlo in modi e tempi diversi”.
Massimo Veccia, presidente di Learn Italy-Usa, intervistato su Cristoforo Colombo ha detto “Voglio ringraziare il Parlamento italiano che grazie all’onorevole Nissoli Fitzgerald, ha votato ad amplissima maggioranza questa mozione. Insieme a loro le molte istituzioni e associazioni che come Learn Italy Usa hanno sostenuto questa fondamentale impresa da subito”.
Leonardo da Vinci, da tutto il mondo definito “un genio assoluto” inventò il primo carro armato, la prima macchina da distruzione di massa della Storia. Abbiamo avuto grandissimi uomini politici che con il loro coraggio hanno saputo cambiare il mondo in meglio e fra questi, alcuni presidenti Usa repubblicani e democratici, che hanno portato pace e giustizia sociale pur nascondendo qualche ombra nella loro ascesa alla Presidenza e vite private tumultuose e a tratti oscure.
Questo è il mondo, gli uomini fanno la Storia e gli uomini sono tutt’altro che perfetti. Cristoforo Colombo è il simbolo per molti Italiani in patria e per gli italiani negli Usa e nel mondo. La sua “impresa” pur partita da presupposti geografici inesatti parla soprattutto di coraggio, sacrificio, perseveranza, forza d’animo, proprio le caratteristiche che hanno fatto grande l’Italia e gli Italiani nel mondo, che con questo stesso coraggio hanno fatto ancor più grandi le nazioni in cui hanno vissuto lavorato e creato ricchezza. In qualche modo Colombo, attraversando l’Atlantico su una “nave” di legno di soli 21 metri, ha preparato il campo a tutte le etnie che oggi vivono pur tra mille contraddizioni nel continente americano e che li e solo li hanno potuto trovare un futuro. Questo vale a maggior ragione per tutti gli italiani che oggi vivono negli Usa e che magari non condividono la battaglia del Parlamento italiano e dell’onorevole Nissoli, offendendo il nome di Colombo, senza il quale, probabilmente sarebbero a cercare una vita o un successo altrove”.
Difendendo l’immagine di Colombo ho inteso tutelare e proteggere tutta la storia delle migrazioni italiane. Ho sentito l’esigenza, come parlamentare eletta della nostra Repubblica e come italiana all’estero, di “ sbarrare la strada “ a questa opera di denigrazione e diffamazione di uno dei nostri connazionali più illustri.
Infine, voglio ringraziare, le organizzazioni degli italiani in America che si sono battute per difendere il nostro cultural heritage, quali Conference of Presidents of Major Italian American Organizations, the Columbus Heritage Foundation, the Columbus Citizens Foundation, UNICO, National Columbus Education Foundation, The Order of Sons and Daughters of Italy The Italian Sons and Daughters of America, the National Italian American Foundation and the Italian American One Voice Coalition, oltre che i singoli, che si sono prodigati per difendere il Columbus Day e le statue di Colombo dalla rimozione.
L’America è libera e forte anche grazie al contributo degli italiani e questo non si può rimuovere dalla storia. Un attaccamento alla madrepatria di cui le istituzioni nazionali devono tenere debitamente conto: un esempio di amore verso l’Italia che tutti dovremmo riscoprire!
La mozione è stata frutto di un lavoro ampiamente condiviso, e ringrazio per questo tutti i colleghi parlamentari.