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Chi era Maria Angela Guidi Cingolani, la prima donna a entrare nel governo in Italia

Di Francesco Saverio Garofani

Si è svolta stamane a Palestrina l’iniziativa in onore di Angela Maria Guidi Cingolani, prima donna ad entrare al governo (26 luglio 1951 – VII Governo De Gasperi). Il sindaco Mauro Moretti ha raccolto la proposta dell’Anci per ricordare anche il periodo (più di 10 anni) della Cingolani sindaco della città. Molti i messaggi augurali, da Decaro a Bianco, da Sassoli al Consigliere del Presidente Mattarella per le questioni istituzionali, Francesco Saverio Garofani, di cui pubblichiamo l’intervento

Signor Sindaco,

La ringrazio innanzitutto per la sua cortese comunicazione a riguardo della cerimonia odierna, organizzata dal Comune di Palestrina e dall’Associazione dei Comuni Italiani (Anci), in onore di Maria Angela Guidi Cingolani, nominata il 26 luglio di 70 anni fa sottosegretario di Stato all’Industria, con delega all’Artigianato, nel VII Governo De Gasperi.

Sono lieto lieto d’informarla che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, desidera esprimere mio tramite il più vivo apprezzamento per l’iniziativa, confidando sulla efficacia del ricordo storico e politico che sicuramente emergerà negli interventi delle relatrici, Simona Lembi e Luisa Ciambella, impegnate evidentemente a rilanciare l’immagine della “prima donna al Governo” nella storia d’Italia.

Il Presidente, oltre a compiacersi per questa vostra celebrazione, tiene altresì a sottolineare come Angela Maria Guidi Cingolani rappresenti un esempio di dedizione alle cause dei più deboli, se solo pensiamo alla sua collaborazione nell’immediato dopoguerra all’attività dell’Unione Donne Italiane (Udi) a favore dei bambini orfani.

Non si tratta solo di una donna dalle speciali attitudini politiche e amministrative – il suo decennio alla guida del Comune di Palestrina già illustra ne è una specifica conferma – ma di una personalità dotata di forti ideali, con alle spalle una genuina formazione democratica, frutto anche della partecipazione, fin da giovanissima, alla vita organizzativa dell’associazionismo cattolico.

Se De Gasperi la volle nel suo governo non fu perciò un modo qualunque di corrispondere alla intervenuta consapevolezza del peso dall’universo femminile nella vita democratica del Paese, specie dopo l’estensione nel 1946 del diritto di voto alle donne. Negli anni ‘50 l’Italia conobbe uno sviluppo senza precedenti. L’azione dei vari esecutivi, sotto la presidenza di De Gasperi, dette un impulso notevole alla modernizzazione del Paese.

Ci fu un concorso di energie e volontà, anche nelle difficoltà della Ricostruzione; ci fu la convinzione di dover compiere un lavoro quanto mai duro, per il bene della nazione; e dunque, in questo contesto di emergenza, ci fu la bella testimonianza di una donna determinata e concreta, rispettata da amici ed avversari, come appunto Angela Maria Guidi Cingolani. Anche noi, a distanza di anni, le dobbiamo tutto il meritato rispetto.

Ancora auguri e congratulazioni, Signor Sindaco, da parte mia e soprattutto del Presidente Mattarella per la felice intuizione che sostiene una iniziativa opportuna e di per sé votata – ne siamo convinti tutti – ad andare oltre gli aspetti puramente cerimoniali.

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