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Persino i repubblicani Usa spingono per il “pass” vaccinale

Le aziende statunitensi iniziano a chiedere il certificato di vaccinazione, Biden annuncia nuove misure per promuovere la campagna vaccinale (anche 100 dollari a chi si sottopone a profilassi) e i repubblicani sembrano essere d’accordo

In 45 dei 50 Stati Uniti (più D.C. e Puerto Rico) i contagi e le ospedalizzazioni sono in impennata. La variante Delta corre così tanto da convincere anche gran parte degli esponenti del Partito repubblicano, più vicino alle istanze degli scettici della vaccinazione e dei lockdown, a cambiare marcia e promuovere la campagna vaccinale in stallo. Intanto il presidente Joe Biden si destreggia tra imposizioni e suggerimenti per convincere i più restii a farsi inoculare il vaccino anti Covid-19.

Dopo il via libera del Dipartimento di giustizia, con un parere legale secondo cui la legge federale non proibisce a entità pubbliche o private di imporre la vaccinazione obbligatoria, giovedì Biden ha presentato una serie di nuove linee guida per i lavoratori del governo federale, cui verrà chiesto di fornire la prova di avvenuta vaccinazione. Coloro che non lo faranno dovranno indossare la mascherina, praticare il distanziamento sociale e sottoporsi a tamponi una o due volte a settimana. L’amministrazione Biden sta spingendo perché queste misure valgano anche per i contractor delle agenzie federali, cosa che le estenderebbe a oltre 4 milioni di persone.

La Casa Bianca ha fatto sapere che “incoraggerà i datori di lavoro del settore privato a seguire questo modello forte”. C’è chi gioca d’anticipo, dato che è in aumento il numero di grandi aziende che già richiedono ai dipendenti di vaccinarsi per tornare in ufficio. Finora sono oltre 400 i college e le università private che richiedono la vaccinazione agli studenti (quasi tutti sono in Stati a maggioranza democratica), ma il trend cresce anche tra  ospedali e centri medici (dove il governo non ha mai imposto la vaccinazione ai dipendenti). Il presidente ha anche garantito che il governo coprirà le ferie pagate che le PMI garantiranno ai dipendenti che sceglieranno di vaccinare se stessi e le loro famiglie, e agli stati ha raccomandato l’adozione di un bonus da $100 a chi si sottopone alla profilassi.

Per Biden si tratta di una mossa insolitamente aggressiva che però non sconfina in un’imposizione tout-court. A ogni modo, molti stati a maggioranza repubblicana hanno reso fuorilegge la richiesta di esibire il certificato di vaccinazione. In quegli stessi stati le curve di contagio e quelle di mortalità sono nettamente più alte. I repubblicani lo sanno, come sanno di non potersi accollare la responsabilità di quelle morti (specie a un anno di distanza dalle elezioni di midterm). Ed è parecchio indicativo il fatto che non si sia registrata una forte opposizione repubblicana alle nuove misure, ritenute “liberticide” dalle frange più estreme.

Il Grand Old Party sta scegliendo le sue battaglie attentamente. Lunedì il Center for Disease Control and Prevention (Cdc), l’organismo di sanità pubblica americana, ha reimposto l’obbligo di indossare la mascherina all’interno (anche se solo nelle aree ad alto rischio Covid). Nel partito repubblicano hanno risposto con un’alzata di scudi generale. “Ogni volta che il Cdc rilascia nuove linee guida non solo contraddice le informazioni che hanno già rilasciato, ma punisce gli americani che hanno già fatto tutto ciò che è stato loro chiesto di fare,” ha dichiarato giovedì il leader GOP alla Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, che però non ha proferito verbo sulle restrizioni vaccinali presentate poco prima dal presidente Biden.

Eccezion fatta per le risicate e rumorose frange di estremisti e complottisti assortiti, la destra statunitense sembra aver capito perfettamente che l’unico modo per tornare alla vita normale – e dunque far contenti i propri elettorati – è vaccinarsi. Questo spiega perché la reazione alle misure presentate da Biden sia stata molto più contenuta rispetto a quella nei confronti della Cdc, di Fauci e delle odiate mascherine. Chissà se tra i politici nostrani che strizzano l’occhio ai No Green Pass (tra cui i leader di grandi partiti quali Matteo Salvini e Giorgia Meloni) ci si accorgerà che anche negli ultra libertari Stati Uniti c’è consenso sul fatto che libertà fa rima con vaccino.



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