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Rebus viaggi in Usa dall’Europa. Tutte le restrizioni per i turisti

Resta ancora il divieto di viaggiare negli Stati Uniti per gli europei, nonostante dall’America si possa arrivare in Europa. Adalbert Jahnz, portavoce della Commissione europea, ha dichiarato che “la reciprocità è una parte importante del nostro approccio”, ma ci sarebbero segnali rassicuranti… Procedure, visti e limitazioni

È arrivato l’ultimo aggiornamento del Dipartimento di Stato americano sui National Interest Exception (Nie), i permessi di viaggio negli Stati Uniti. Sul sito ufficiale del governo statunitense, si legge che saranno estesi i permessi Nie già concessi, e che i loro beneficiari potranno usarli per entrare più volte sul territorio americano, e non un’unica volta com’era stipulato inizialmente.

I permessi Nie sono concessi per chi arriva da Paesi in cui sono ancora in vigore le limitazioni anti-Covid 19. Ad eccezione di chi deve viaggiare per offrire sostegno vitale e o direzione esecutiva in progetti di infrastruttura o per un’attività economica significativa. Ma anche giornalisti, persone isolate per circostanze umanitarie straordinarie, studenti con visto F o M, personale di sicurezza o di salute pubblica.

Tra i Paesi in cui è ancora in vigore il blocco di spostamenti verso gli Usa ci sono Cina, Iran, Brasile, Sudafrica, India, Regno Unito, Irlanda e l’area Schengen dell’Unione europea. Con queste limitazioni, i turisti non possono chiedere i permessi, a meno che non abbiano l’Electronic System for Travel Authorization (Esta) ancora valido (fino a due anni).

Fino ad oggi, il governo degli Stati Uniti ha dichiarato che “non ci sono novità” sulla possibile apertura delle frontiere per i cittadini europei. Nonostante le pressioni dell’Unione europea, del settore turistico americano e anche delle linee aeree, la Casa Bianca non ha intenzione di porre fine alle restrizioni di viaggi imposte all’inizio della pandemia, e si limita a dichiarare che gli esperti ancora stanno valutando la situazione.

Siccome gli americani invece sono ammessi sul territorio europeo, sulla stampa internazionale non mancano le critiche. Il quotidiano americano The New York Times intitola un capitoletto del briefing di oggi “Perché gli europei non possono viaggiare negli Stati Uniti?”.

Il giornale ricorda che gli americani sono in grado di viaggiare nell’Unione europea da giugno, ma ai residenti dell’area Schengen, dell’Irlanda e del Regno Unito “è stato sostanzialmente vietato recarsi negli Stati Uniti da marzo 2020. Sono stati interrotti i viaggi da alcuni Paesi extraeuropei: Cina, Iran, Brasile, Sud Africa e India”.

“Sia il segretario di Stato, Antony Blinken, sia il segretario ai trasporti, Pete Buttigieg, hanno affermato che gli Stati Uniti non erano pronti a revocare le restrizioni – prosegue il NYT -, mentre il presidente Biden ha rapidamente annullato la mossa di Donald Trump di porre fine al divieto durante la sua ultima settimana in carica”.

Queste decisioni sarebbero state prese in base ai progressi della campagna vaccinale e all’andamento delle varianti che preoccupano gli esperti sanitari: “Ma i gruppi di pressione sui viaggi hanno esortato gli Stati Uniti a riaprire i viaggi per sostenere l’economia o a prendere in considerazione la creazione di un’eccezione per le persone vaccinate”.

Adalbert Jahnz, portavoce della Commissione europea, ha dichiarato che “la reciprocità è una parte importante del nostro approccio alla revoca delle restrizioni sui paesi non Ue […] Ci sono segnali rassicuranti sul fatto che questo è un problema di alta priorità per l’amministrazione degli Stati Uniti”.



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