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Tutto quello che sappiamo della variante Epsilon

Variante

La variante Epsilon resiste di più agli anticorpi, sia quelli generati da vaccini a mRna che in seguito a infezione da Covid-19. Isolata in California, si sta già diffondendo nel resto del mondo. Per questo urge una vigile attività di sequenziamento per controllarne la traiettoria

Ecco una nuova variante. Dopo Delta e Gamma ora si parla della Epsilon. Ormai è ben chiaro a tutti che una delle peculiarità di questo virus è la continua rimodulazione. Più tempo rimarrà in diffusione, maggiore saranno le probabilità di dover affrontare nuove varianti. Lo rivela nuovo studio dell’Università di Washington, coordinato dal Matthew McCollum e pubblicato su Science. Le mutazioni, denominate B.1.427 e B.1.429, sono state rilevate per la prima volta in California, all’inizio del 2021. Nel mese di maggio, queste sono comparse in 34 paesi, suggerendo una capacità di diffusione degna di nota. Epsilon per il momento ha avuto una scarsa propagazione in Europa. Ad ogni modo, ciò che preoccupa la comunità scientifica è la resistenza superiore agli anticorpi, evidenziata negli studi condotti dall’Università. 

LA DIFFUSIONE DELLA VARIANTE

Attualmente, questa mutazione è predominante in California, luogo dalla quale si ipotizza l’origine. Secondo i dati riportati da Gisaid, sono 12 i paesi del Vecchio continente ad aver accolto il virus. Belgio, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svizzera, Svezia, sono tutte nazioni che al momento contano meno di 40 casi. Nel resto del mondo invece, nelle ultime quattro settimane, si conta la presenza di Epsilon in 44 paesi, con particolare interesse in Corea del Sud, Giappone, India e Stati Uniti.

In Italia si annoverano solo due casi al momento. Ad ogni modo, questa risulterebbe essere l’occasione perfetta, dato il numero irrisorio di contagi, per modulare un efficace piano di tracciamento degli individui, al fine di poter subito sequenziare il genoma e isolare la variante. Questo certamente eviterebbe una possibile ondata epsilon nel nostro paese, un ‘ipotesi possibile complice anche la sua resistenza anticorpale.

LO STUDIO

Secondo gli studi condotti da McCollum la variante Epsilon presenta una resistenza anticorpale superiore alla varianti già conosciute. Epsilon presenta infatti tre mutazioni della proteina spike, ovvero la parte che permette al virus di penetrare nelle cellule del nostro organismo. Questa caratteristica conferisce maggiore resistenza agli anticorpi neutralizzanti generati dai vaccini mRNA o da pregressa infezione da Covid 19. Le seguenti affermazioni sono state possibili grazie alla analisi del plasma sanguigno, effettuate su un ristretto pool di 54 individui.

 Per quanto riguardo la resistenza al vaccino RNA messaggero, si è notata la capacità di penetrazione del virus in 15 persone vaccinate con Moderna e in 33 con Pfizer, tutte aventi già ricevuto le somministrazioni in maniera integrale e non parziale. Sono invece 9 gli individui precedentemente infetti da Covid-19 che hanno mostrato traccia della variante nel proprio plasma sanguigno.

LA RESISTENZA ANTICORPALE ED IL SEQUENZIAMENTO

La resistenza anticorpale maggiore verte principalmente sulla mutazione della proteina spike L452R. Come sottolineato da Science è presente l’acquisizione della mutazione della L452R da parte di più lignaggi in più continenti, comprendendo la variante indiana, conosciuta come B.1.617.1 e B.1.617.2. Bisogna però contare anche un’altra sezione della proteina spike, ovvero il dominio N terminale (NTD), la quale è soggetta ad una rapida deriva antigenica e accumula un numero maggiore di mutazioni rispetto ad altre regioni della proteina spike. 

La mappatura dell’NTD che ne scaturisce, suggerisce che l’NTD è soggetto a una forte pressione selettiva da parte della risposta immunitaria umorale dell’organismo ospite. Da questa scoperta, ne deriva una minore capacità di neutralizzazione del Covid-19 da parte degli anticorpi, specialmente per i pazienti immuno-compromessi e coloro che sono già stati infettati precedentemente. Science ha posto forte attenzione su questo nuovo meccanismo, spiegando come come questo nuovo metodo di evasione immunitaria debba portare ad una intensa e vigile attività di sequenziamento per controllare la traiettoria di questa nuova variante.

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