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Con il sì del Senato, l’Agenzia cyber in rampa di lancio

Con 204 voti favorevoli, soli tre contrari e 23 astensioni Palazzo Madama approva in via definitiva il disegno di legge che istituisce l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale voluta dal sottosegretario Gabrielli. Ecco i prossimi passi

Dopo il passaggio la scorsa settimana alla Camera, oggi il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 14 giugno 2021, numero 82, che istituisce l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Palazzo Madama ha dato luce verde con 204 voti favorevoli, soli tre contrari e 23 astensioni al progetto annunciato ad aprile dall’Autorità delegata Franco Gabrielli con la missione di separare cyber-difesa e cyber-resilienza, mettendo quest’ultima al di fuori del perimetro dell’intelligence.

Ora l’intento del governo è quello di procedere speditamente alla costituzione dell’Agenzia che, come aveva spiegato Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa, a Formiche.net dopo il sì della Camera, dovrà essere operativa già a settembre. Il primo passo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo è il decreto di nomina del direttore generale e del suo vice. Circolano con insistenza i nomi di Roberto Baldoni, vicedirettore del Dis con delega al cyber e architetto del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, e di Nunzia Ciardi, a capo della Polizia postale, entrambi alle prese in questi giorni con la difficile situazione che riguarda dell’attacco ransomware contro la Regione Lazio.

Come raccontato su Formiche.net dopo il via libera di Montecitorio il testo ha subito alcuni cambiamento nel corso del passaggio alle commissioni.

Qualche esempio: l’Agenzia si occuperà anche della “qualificazione dei servizi cloud per la pubblica amministrazione” anche alla luce degli allarmi lanciati dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao; la nomina e la revoca del direttore generale e del vice direttore generale è di competenza del presidente del Consiglio dei ministri ma avviene “previa deliberazione del Consiglio dei ministri” e informando, oltre al Copasir, “le Commissioni parlamentari competenti” a cui dovranno essere anche trasmessi il bilancio consuntivo e la relazione della Corte dei conti; viene istituito dentro l’Agenzia un Comitato tecnico-scientifico con funzioni di consulenza e di proposta; l’Agenzia è incaricato di promuovere iniziative di partenariato pubblico-privato e la costituzione di cosiddetti cyberparchi, ossia “aree dedicate allo sviluppo dell’innovazione finalizzate a favorire la formazione e il reclutamento di personale nei settori avanzati dello sviluppo della cibersicurezza, nonché promuovere la realizzazione di studi di fattibilità e di analisi valutative finalizzate a tale scopo”.

Durante l’iter alla Camera il governo aveva inoltre espresso parere favorevole ad alcuni ordini del giorno presentati da Fratelli d’Italia, tra cui uno per la creazione di “una zona economica speciale per le aziende della sicurezza cibernetica”, un altro volto alla creazione di un Ufficio di coordinamento per la cybersicurezza, un altro per valutare l’opportunità di introdurre, nell’ambito delle funzioni dell’Agenzia, una sorta di White List, “una specifica attestazione per la partecipazione alle gare della pubblica amministrazione” agli operatori Ict.


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