Al via dal 6 agosto l’obbligo di esibizione del certificato vaccinale in bar, ristoranti, musei, palestre e altri luoghi di aggregazione, specie al chiuso. E il governo delibera sui prossimi passi: green pass per i viaggiatori e per il personale scolastico (che rischia la sospensione)
Dopo un mese – o poco più – dall’entrata in vigore, il green pass entra a far parte della vita di tutti i giorni degli italiani. Venerdì 6 agosto la data da segnare sul calendario, a partire dalla quale la certificazione verde allargherà il suo raggio d’azione rispetto agli obblighi già in vigore relativi a partecipazione a eventi pubblici, accesso a residenze sanitarie assistenziali e spostamenti in entrata e in uscita da territori in zona rossa o arancione. Ci sarà poi uno step ulteriore a inizio settembre deliberato in queste ore dal Consiglio dei Ministri, ma si proseguirà per gradi: prima le misure “estive”.
A partire dal 6 agosto il green pass dovrà essere esibito nei bar e nei ristoranti per poter consumare seduti al tavolo al chiuso – non invece se si consuma al banco o all’aperto – ma non solo: la certificazione servirà per accedere a spettacoli, eventi e competizioni sportive aperte al pubblico, a musei e mostre, a piscine, palestre, centri benessere e strutture ricettive al chiuso, a sagre, fiere, convegni e congressi, a centri termali, parchi divertimento, centri educativi per l’infanzia, centri estivi, sale gioco, sale scommesse e casinò. Continuano a fare eccezione i clienti degli alberghi che, come già previsto nel decreto precedente, non dovranno esibire il green pass per accedere ai servizi di ristorazione presenti nelle strutture. Rientrano nel calderone i concorsi pubblici, dove però era già richiesta l’esibizione di un tampone negativo; restano invece fuori i trasporti (all’interno dei confini nazionali) in un periodo in cui milioni di italiani si stanno spostando per le vacanze, con la promessa – mantenuta – di un cambiamento in questo senso per settembre.
Sul tavolo del Consiglio dei Ministri convocato per questo pomeriggio c’erano infatti diverse questioni relative all’obbligo di esibizione del green pass per quanto riguarda l’ambito scolastico e quello dei trasporti. La cabina di regia del governo ha spinto per l’obbligatorietà del certificato in capo al personale scolastico, ma anche a studenti e professori universitari; la strada alternativa è il prezzo ridotto dei tamponi per gli alunni di scuole secondarie e università, senza arrivare alla gratuità per evitare di disincentivare la vaccinazione. Tutte queste misure sono state confermate dal decreto approvato dal governo all’unanimità proprio questo pomeriggio, con una stretta ulteriore però sul personale scolastico e universitario: i docenti sprovvisti di green pass saranno sospesi e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, “il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”.
Capitolo trasporti: il nuovo decreto istituisce l’obbligo di esibire il green pass per le tratte di lunga percorrenza a partire dal primo settembre al 31 dicembre. Il certificato servirà dunque per viaggiare su aerei, treni e traghetti (esclusi quelli intraregionali), mentre non riguarderà il trasporto pubblico locale. Per i pullman l’obbligo è valido solo se si parla di tratte che coprono due o più regioni, mentre fanno eccezione i traghetti che collegano lo Stretto di Messina. Il Consiglio dei Ministri ha parlato anche di eventi sportivi, dando mandato al Dipartimento dello Sport di fornire le linee guida per la presenza all’aperto del 50% del pubblico con green pass e in modalità a scacchiera, mentre nei palazzetti al chiuso la presenza andrà dal 25% al 35% dei posti totali.