Leonardo Drs ha acquisito l’azienda texana Ascendant Engineering Solutions, la cui offerta di sistemi “gimbal” permetterà di rafforzare la presenza nel crescente mercato dei droni a uso militare. La quotazione della controllata è per Leonardo ancora sul tavolo, in attesa di migliori condizioni di mercato. Tutti i dettagli
Manovre statunitensi per Drs, la controllata americana di Leonardo. Ieri, l’azienda ha comunicato l’acquisizione di Ascendant Engineering Solutions (Aes), società con sede ad Austin, in Texas, già fornitrice del Pentagono, tra i leader negli Usa nella progettazione e produzione di avanzati sistemi “gimbal”. Trattasi di giunti cardanici (e sistemi di giunti) che permettono la stabilizzazione di oggetti e sensori su più assi, ovviamente utilissimi per montare sistemistica su piattaforme di difesa, soprattutto aeree. Si integrano con l’offerta di Drs, specializzata in sensori e sistemi per applicazioni militari, con lo sguardo proiettato verso il crescente mercato dei sistemi a pilotaggio remoto, in particolare di piccole dimensioni.
L’operazione, ha infatti spiegato la controllata di Leonardo, “ci consentirà di integrare i nostri componenti e sistemi all’avanguardia, elettro-ottici e a infrarossi, con i gimbal avanzati di Aes, così da offrire soluzioni integrate in grado di affrontare il mercato in rapida crescita delle piattaforme militari leggere, compresi gli Uas, small unmanned aerial systems”.
“La necessità di sistemi di rilevamento più piccoli e leggeri è una delle priorità più rilevanti delle forze di difesa di tutto il mondo”, ha spiegato Jerry Hathaway, senior vice president e general manager della divisione “Electro-Optic and Infrared Systems business” di Drs. L’azienda, ha aggiunto, “è ben posizionata per affrontare il mercato in rapida crescita dei gimbal con le nuove capacità leggere che Aes offre su un’ampia gamma di piattaforme militari, dagli velivoli agli assetti navali e terrestri, nonché alle piattaforme di sicurezza a terra”.
I sistemi Aes sono già a bordo di diversi assetti in dotazione alle Forze armate americane, a bordo di sistemi aerei unmanned Gruppi 1, 2 e 3 secondo le definizioni del Pentagono, vale a dire su piattaforme di peso fino ai 600 chilogrammi e in grado di raggiungere altitudine inferiore a 5.500 metri, categorie che coprono molteplici assetti impiegati soprattutto per il supporto tattico alle operazioni, per sorveglianza e individuazione di target.
L’acquisizione dimostra le ambizioni di crescita di Leonardo Drs, ben inserita nel mercato della Difesa a stelle e strisce A luglio è tra l’altro arrivato il contratto dall’Esercito americano per “Mounted Family of Computer Systems (MFoCS)”, sistemi da installare sui veicoli da combattimento terrestre per il supporto alla manovrabilità e alla logistica. Prima, sempre dallo US Army, era giunto l’ordine “Im-Shorad” per la fornitura iniziale di un pacchetto di equipaggiamenti da integrare sui veicoli pesanti finalizzati al contrasto di minacce aeree a bassa quota, droni inclusi.
Lo scorso marzo la One Company guidata da Alessandro Profumo aveva ufficializzato il piano di quotazione del 22% di Drs, con un’opzione per un ulteriore 3,3%. Il restante 78% (fino al 74,7% in caso di opzione) sarebbe rimasto nelle mani di Leonardo, al fine di mantenere una “significativa presenza” in un mercato “fortemente strategico” come quello americano, spiegava l’amministratore delegato. Il piano è poi stato stoppato ad aprile a causa di “avverse condizioni di mercato”, e rinviato fino a quando non “sarà possibile ottenere un’Ipo di successo con una valutazione appropriata di questo business strategico”, ha ribadito l’azienda nella semestrale rilasciata la scorsa settimana. L’obiettivo resta, con l’intenzione di garantire a Leonardo ulteriore forza per il “consolidamento europeo” lanciato da diversi mesi (si ricorderà l’acquisizione del 25,1% di Hensoldt, leader in Germania nel campo della sensoristica).
Per la controllata si tratterebbe di un ritorno a Wall Street, dove già stazionava prima dell’acquisto, nel 2008, da parte dell’allora Finmeccanica. Basata a Arlington, in Virginia, l’azienda è guidata oggi dal ceo William J. Lynn III. Vanta un’esperienza più che cinquantennale nel mercato della Difesa americana, con specializzazione su elettronica, sensoristica, sistemi di comunicazione e integrazione. L’obiettivo dell’acquisizione di piazza Monte Grappa si legava, ormai tredici anni fa, all’intenzione di migliorare il posizionamento oltreoceano. L’obiettivo pare raggiunto. Nel 2020 Drs ha registrato ordini per 2,7 miliardi (+2,4%) e ricavi per 2,4 miliardi, sostanzialmente in linea con il 2019. Nei primi sei mesi i ricavi sono cresciuti dello 0,4%, fino a 1,1 miliardi. In calo gli ordini, pari a 1,2 miliardi (-17,6%), mentre l’indice di reddittività Ebita è cresciuto del 50%.
Oltre i numeri, la controllata Drs ha contribuito negli ultimi anni al posizionamento di Leonardo negli Stati Uniti, andato ben oltre il perimetro della controllata: a inizio 2020 è arrivata la commessa della US Navy per i suoi nuovi elicotteri da addestramento; nel 2018 l’altra vittoria (con Boeing) per la gara elicotteristica della US Air Force. Ora, con i programmi “trasformazionali” in partenza negli Stati Uniti e un’amministrazione che ha instaurato maggior dialogo con l’Europa, il posizionamento può migliorare ulteriormente.