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Così insegniamo ai tedeschi a volare. I progetti di Leonardo e Aeronautica militare

Aumentano le attività presso la base di Galatina, dove da poco hanno iniziato il proprio addestramento avanzato anche due piloti della Luftwaffe. Dopo il Qatar, infatti, è la Germania ad aver scelto l’International flight training school (Ifts), frutto della partnership tra Aeronautica militare e Leonardo, che il prossimo anno si estenderà su Decimomannu, in Sardegna

A Galatina, in provincia di Lecce, presso la base del 61° Stormo dell’Aeronautica militare, sono da poco arrivati due piloti della Luftwaffe. Sono tra i nuovi frequentatori della International flight training school (Ifts), la scuola nata dalla partnership tra la Forza armata e Leonardo che il prossimo anno si estenderà su Decimomannu, in Sardegna, con l’ambizione di consolidare l’eccellenza italiana nell’addestramento al volo.

Grazie all’accordo siglato dal capo dell’Aeronautica italiana, Alberto Rosso, e dal comandante delle unità di volo della Luftwaffe, Peter Klement, i due piloti tedeschi si sono aggiunti ai colleghi del Qatar. Questi ultimi hanno già completato la fase di addestramento “sintetico”, condotto su avanzati simulatori che integrano il sistema incentrato sul velivolo M-346. Il tutto si colloca nella cosiddetta “fase 4”, quella pre-operativa, l’ultima prima di salire a bordo dei velivoli da combattimento di quarta e quinta generazione. Secondo l’intesa, la collaborazione con la Germania potrà estendersi anche alla “fase tre”, propedeutica al conseguimento del brevetto di pilota militare.

Per l’Italia si confermano le credenziali della Ifts nel panorama internazionale. La scorsa settimana, insieme al generale Rosso e all’ad di Leonardo Alessandro Profumo, il ministro Lorenzo Guerini ha fatto visita alla base di Decimomannu, lì dove è in corso di realizzazione il nuovo campus. “Diventerà un polo d’eccellenza per l’addestramento al volo avanzato e ospiterà il più moderno ed evoluto sistema di addestramento integrato tra quelli presenti negli altri Paesi occidentali”, spiegava il ministro. Rilevante anche la connotazione international. “Attraverso la formazione dei piloti di altri Paesi – aggiungeva Guerini – il progetto Ifts rappresenta un investimento nella creazione di buone relazioni tra Paesi e quindi un investimento in termini di politica militare e dal punto di vista geostrategico”.

Il campus di Decimomannu sarà operativo dal prossimo anno, configurandosi come una vera e propria accademia del volo in grado di ospitare allievi, personale tecnico nonché aree ricreative, mensa, impianti sportivi, infrastrutture logistiche e manutentive. Al centro del sistema di addestramento ci saranno una flotta di 22 M-346 e un intero edificio deputato al segmento terrestre (Gbts), comprensivo di moderni strumenti di simulazione di ultima generazione. Per l’attività di manutenzione e supporto a velivoli e simulatori Leonardo ha tra l’altro strutturato un’apposita partnership con CAE.

L’eccellenza italiana nell’addestramento al volo ha radici storiche piuttosto radicate. Nel novembre del 2018, prima che prendesse forma il progetto Ifts, a Galatina la Scuola del 61esimo Stormo consegnava l’aquila turrita (simbolo del conseguimento del brevetto di pilota militare) a ufficiali italiani, kuwaitiani e perfino francesi. Anche allora era il frutto della collaborazione tra Forza armata e Leonardo, che erano reduci dal tour in mediorientale dell’M-346.

È d’altra parte in corso la sostituzione dei velivoli addestrativi attualmente in servizio con l’Arma azzurra: i vecchi 339A e FT-339C del 61° stormo di Galatina sono in fase di sostituzione con i nuovi M-345, mentre alla base di Decimomannu verrà spostata la formazione avanzata con gli M-346.

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