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L’Ecuador con due piedi in una scarpa? Le sirene di Russia e Cina

Il governo di Guillermo Lasso vuole aprire l’economia del Paese sudamericano al libero mercato, per attrarre investimenti stranieri e aumentare l’esportazione. È in trattativa con gli Stati Uniti, ma anche con la Russia, la Cina e la Corea del Sud

Nuove alleanze avvicinano l’Ecuador alla Russia, alla Cina e alla Corea del Sud. Nonostante le differenze storiche e culturali, e la distanza geografica, il Paese sudamericano stringe nuovi accordi con economie alternative alla potenza nordamericana.

Julio José Prado Lucio-Paredes, ministro della Produzione e Commercio estero dell’Ecuador, ha confermato che spera di iniziare i negoziati per nuove alleanze commerciali con questi Paesi e firmare un trattato con gli Stati Uniti.

“Una delle grandi priorità che abbiamo è avvicinarci agli Usa con un accordo commerciale – ha spiegato Prado Lucio-Paredes in un’intervista a Reuters -. In Asia stiamo puntando a tre accordi commerciali con Russia e la Comunità Euroasiatica, Corea del Sud e la Cina”.

Secondo l’agenzia Reuters, la strategia del governo di Guillermo Lasso è aprire l’economia dell’Ecuador a zone di libero commercio per aumentare l’offerta di esportazione, attrarre investimenti stranieri e aprire due milioni di nuovi posti di lavoro entro la fine del 2025, ultimo anno del suo mandato.

Il piano prevede di raddoppiare gli investimenti stranieri diretti per circa 1,8 miliardi di dollari all’anno e 30 miliardi di dollari per lo sviluppo di progetti nel settore pubblico e privato e di concessioni. E per raggiungere questo obiettivo si stanno portando avanti riforme di sicurezza giuridica e incentivi fiscali per i nuovi capitali.

L’Ecuador ha già 10 trattati di libero commercio, uno di questi con l’Unione europea. Questi accordi commerciali coinvolgono il 40% delle esportazioni del Paese. Il governo di Lasso vuole aumentare questa cifra al 60% nei prossimi quattro anni. L’Ecuador è anche in trattative con il Messico per un’alleanza che potrebbe avviare l’ingresso di Quito nell’Alleanza del Pacifico con Cile, Colombia e Perù.

La Cina continua ad espandere i legami commerciali in America latina e in Ecuador, specificamente, investe nel settore elettrico e di minerali e l’acquisto di greggio.

Tuttavia, il governo non vuole perdere di vista l’alleanza con gli Stati Uniti. “L’accordo commerciale non deve dipendere da cosa crede un ministro o un presidente ma da dove devono restare le imprese ecuadoriane – ha concluso Prado Lucio-Paredes -. Se questo implica avere un accordo commerciale e al tempo stesso con Cina e con gli Usa, allora lo faremo”.

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