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L’Italia sospende (per ora) la procedura contro Puigdemont. La reazione degli spagnoli

Puigdemont

Il tribunale di Sassari ha deciso di sospendere il processo di estradizione dell’indipendentista catalano, finché verrà risolta la questione dell’immunità parlamentare a livello europeo. La vicenda resta aperta. Ecco gli scenari futuri

Come era da aspettarsi, la Corte d’appello di Sassari ha sospeso “sine die” la procedura di estradizione alla Spagna dell’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont. Il processo sarà fermo finché la Corte di giustizia dell’Unione europea non si pronuncerà sulla questione dell’immunità parlamentare del leader indipendentista, sollevata dalla Corte suprema spagnola.

Le autorità italiane, dunque, hanno accolto le richieste della difesa basata sulla necessità di attendere la definizione della procedura pendente e la questione pregiudiziale in corso di esame da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea.

All’uscita dal tribunale sardo, Puigdemont è stato abbracciato dagli ex assessori Toni Comin e Clara Ponsati, che la Spagna aveva chiesto di arrestare perché sul loro capo pende ancora un ordine d’arresto.

Dopo l’udienza, l’ex presidente catalano si è intrattenuto con i manifestanti e ha detto: “Sono molto contento. Questa persecuzione politica non è degna di una democrazia europea. Il tentativo di impedirmi di fare politica, di candidarmi, di raccontare il conflitto politico tra Spagna e Catalogna è inaccettabile”. Per Puigdemont, “la persecuzione impedisce una soluzione politica al conflitto che riguarda il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione”.

La decisione della giustizia italiana non ha sorpreso gli spagnoli ma ha causato comunque indignazione nell’alto tribunale spagnolo. Secondo quanto riferisce il quotidiano El Pais, il ragionamento del Supremo tribunale spagnolo è opposto a quello del tribunale sardo: “Puigdemont non ha nessuna immunità e, inoltre, le possibilità che il Tribunale Generale dell’Ue annulli in forma definitiva questa decisione, votata a marzo dall’Europarlamento, sono ‘infime’, per cui non c’era motivo di frenare adesso la procedura di estradizione”.

Tuttavia, la strada che ha preso il tribunale italiano era già stata accennata la scorsa settimana dal giudice spagnolo Llarena, che inviò una lettera ai colleghi per ricordare che l’euro-ordine contro Puigdemont è ancora valida, chiedeva la consegna dell’ex presidente catalano e offriva l’alternativa di sospendere il procedimento in attesa del pronunciamento sull’immunità.

“La decisione del tribunale italiano, tuttavia, non è stata la più temuta dall’alto tribunale, dove c’era paura che l’Italia archiviasse il caso. La sospensione implica che il procedimento è ancora aperto e che, quando si risolveranno i due ostacoli riferiti dal tribunale di Sassari per frenare adesso la consegna tutto potrà riprendersi”.

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