Cosa è stato detto all’evento “Medicina di Precisione in Oncologia – Scenari e Modelli Applicativi” realizzato da Edra, Centro Studi Americani e promosso da Roche a cui ha preso parte la deputata ed ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin
“La pandemia ci ha segnalato un’urgenza che faticavamo a riconoscere come tale: considerare la sanità una priorità che richiede finanziamenti adeguati (e riforme strutturali). Si tratta di stanziare fondi necessari per sostenere progetti da qui a dieci, quindici, venti anni”. Così Beatrice Lorenzin ha aperto l’incontro realizzato da Edra e dal Centro Studi Americani – e promosso da Roche – dal titolo “Medicina di Precisione in Oncologia – Scenari e Modelli Applicativi”. Ma a che punto è oggi la medicina personalizzata? Come potenziarla, incrementarla, renderla disponibile? Tanti i temi al centro dell’evento del 25 ottobre che ha visto la partecipazione di alcuni tra i principali esperti in materia.
Primo fra tutti Nello Martini (presidente fondazione ReS), il quale ha evidenziato la necessità di un progetto organico per il ridisegnamento dei servizi di cura e di accompagnamento dei pazienti oncologici, basato sulla profilazione genomica e sul Molecolar Tumor Board (MTB): “Sulla Medicina di Precisione in Oncologia e, in particolare, sull’Oncologia Mutazionale esiste un ampio consenso tra le Società Scientifiche e gli operatori sanitari; sono stati infatti pubblicati i documenti di consenso coordinati da Fondazione ReS con AIOM, ACC, Periplo, SIAPEC, CIPOMO, Cittadinanzattiva, FAVO e Fmp. Il consenso riguarda le indicazioni cliniche della Profilazione genomica estesa (NGS), l’istituzione, la composizione e i compiti dei MTB e l’impatto economico dei test NGS dell’impiego dei nuovi farmaci oncologici agnostici e da NGS”.
Stando ai calcoli dell’Istituto Nazionale Tumori – come riportato sempre da Martini – si tratterebbe di investire “solo” 25 milioni di euro, cioè 1150 euro a paziente. Con questa cifra, oltre ad un miglioramento delle prestazioni, bisogna valutare pure la prospettiva di un risparmio notevole sulla spesa sanitaria, soprattutto considerando i costi attuali della cura e dell’accompagnamento terapeutico che poggia su una rete sanitaria, di fatto, frammenta e disorganica. “Pochi atti, ma necessari – ha concluso Martini – che vanno assolutamente valutati in vista della legge di bilancio”.
Ma nonostante questa grande convergenza a livello scientifico, si registra ancora a fatica un’adeguata risposta politica e istituzionale. Lorenzin, a questo proposito si è espressa senza mezzi termini: “Stiamo assistendo ad una trasformazione del mondo oncologico, una trasformazione molto veloce grazie alla ricerca e alla scienza, ma che ha necessità di essere calata nei territori attraverso delle linee guida nazionali e regionali, anche coinvolgendo il paziente che spesso si trova da solo e che, al contrario, dev’essere sostenuto e aiutato grazie al supporto di una rete sempre più inclusiva dei suoi bisogni e necessità. Tutto questo non dev’essere vissuto come un costo a carico del Sistema Sanitario, ma come un vero e proprio investimento.”
Paolo Marchetti (Responsabile scientifico FMP) ha sottolineato il fatto che “quando si è iniziato ad affrontare il tema della medicina di precisione molto decisori hanno interpretato quest’attività come un appesantimento burocratico…. mentre in realtà oggi non basta più valutare solo la mutazione di una singola cellula tumorale, ma come questa produca alterazioni nelle linee di segnale di questa molecolr (…). I molecolar tumor boarder servono ad avere degli esperti che possano guidarci verso una definizione di quello che è il modo migliore per agire nella linea di segnale della molecola alterata”. Inoltre, ha aggiunto Marchetti, “studiare la familiarità di alcuni tumori apre ad un discorso di prevenzione, o diagnostica, realmente precoce, e per tutti i familiari del paziente. Un altro vantaggio per medici e pazienti: avere contezza di dove vengono seguite terapie sperimentali o testati farmaci sperimentali, in tutto il paese. Ancora: tutto questo ci fornisce un numero incredibilmente elevato di dati”. La conclusione di Marchetti è che “tutto questo è possibile, a portata di mano, ed è incredibile come non si riesca ancora a realizzarlo”.
Dello stesso avviso Ruggero De Maria (presidente ACC), che ha auspicato “un’accelerazione importante, perché in un futuro non troppo lontano ci siano le condizioni per creare profilazione genomica per tutti, mentre ora ancora siamo solo all’inizio”.
Saverio Cinieri (presidente Aiom), su questa linea ha parlato anche lui della creazione di un “Piano nazionale per rendere questo tipo di aggiornamento operativo” e da assumere come “un obbligo scientifico, morale, legale”.
Carmine Pinto (presidente Ficog), ha poi spiegato come si tratti di una condivisione culturale e scientifica che è maturata nel tempo, e che “serve dare al mondo della politica indicazioni precise e facilmente comprensibili”, perché sia garantita la continuità tra pratiche cliniche e ricerca. Ha poi dichiarato in anteprima, che il 26 ottobre, sarebbe stata presentata ufficialmente la proposta di stanziare 24 milioni di euro per la medicina di precisione.
Giancarlo Pruneri (Direttore Dip. di Patologia e Medicina di Laboratorio, Fond. IRCCS Istituto Nazionale Tumori), a tutto questo ha aggiunto una sottolineatura sul valore dell’investimento in tecnologia. Un investimento che deve essere significativo ma mirato, e quindi monitorato nei suoi effetti a breve, medio e lungo termine. Così come la necessità prioritaria di investire nella ricerca, garantendo ai ricercatori delle condizioni contrattuali e finanziare nettamente migliori di quelle attuali.
Significativo e complementare a quest’ultimo, l’intervento di Anna Sapino (presidente Siapec), che ha evidenziato come spesso manchino le skills necessarie a tener testa a queste trasformazioni, per cui uno dei punti cruciali è rappresentato dall’individuazione dei bio-informatici.
A spostare poi il discorso sulla prospettiva del paziente, Davide Petruzzelli (Presidente La Lampada di Aladino onlus e Membro Esecutivo Nazionale F.A.V.O.), che ha parlato dei bisogni strategici della medicina personalizzata, ricordando che i MTB sono certamente un consenso tra pari, ma l’importante è ricordare che dietro le strategie cliniche ci sono sempre pazienti che necessitano di una comunicazione adeguata e semplificata.
L’evento ha visto anche la partecipazione delle istituzioni come Angela Adduce della ragioneria generale dello Stato e la senatrice Maria Domenica Castellone, che hanno concordato sulla necessità di perseguire l’innovazione rifinanziando e incrementando i fondi, e concludendo con una promessa di impegno per la medicina di precisione e l’oncologia mutazionale attraverso nuovi modelli di rete che assicurino la rimborsabilità e la sostenibilità economica dei farmaci e dei test. La Senatrice Castellone, in particolare, insistendo sul fatto che la medicina di precisione è davvero il percorso giusto per la cura contro il cancro, ha esteso la riflessione al bisogno di rifinanziare in modo nuovo il fondo per i farmaci innovativi e anche garantire i tempi di pagamento alle aziende che fanno ricerca. Perché la governance economica del farmaco sia in grado di sostituire sistemi di misurazione dell’efficacia del farmaco obsoleti, con nuovi indicatori più adatti alla realtà della ricerca attuale che è radicalmente cambiata in alcuni dei suoi fini (si pensi, naturalmente, alla questione degli antibiotici).
In conclusione, l’intervento di Valeria Fava (Cittadinanzattiva), secondo la quale “il vero rischio è agire in rincorsa, e non con una programmazione opportuna”.
Gli obbiettivi delineatisi nell’arco dell’evento sono sintetizzabili in quattro punti fondamentali:
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- L’istituzione, attraverso un atto della Conferenza Stato-Regioni dei MTB nelle varie Regioni secondo criteriomogenei di composizione, di funzioni che assicurino accesso ed equità di trattamento
- Finanziamento dei test di Profilazione Genomica (NGS) con l’inserimento nei LEA e attraverso un rifinanziamento del Fondo di 5 milioni di € approvato nell’ambito della scorsa Legge di Bilancio
- L’individuazione attraverso un atto della Conferenza Stato-Regioni dei Centri Regionali per l’esecuzione dei test di Profilazione Genomica
- La definizione da parte di AIFA di una procedura di accesso per i farmaci oncologici derivanti da NGS ma non ancora autorizzati