La diplomazia si fa (anche) con l’alta formazione. Con il ministro Luigi Di Maio, la fondazione Med-Or di Leonardo ha consegnato le prime tre borse di studio a due studenti e una studentessa del Marocco nell’ambito della partnership con l’Università Luiss Guido Carli e la Mohammed VI Polytechnic University di Rabat
Il futuro dell’Europa dipende dall’Africa. In mezzo il Mediterraneo, luogo di incontro e scambio, ma anche centro di nuove tensioni e sfide, da affrontare “insieme”. È il quadro descritto dal ministro Luigi Di Maio, che oggi a Roma ha preso parte all’avvio della prima iniziativa targata Med-Or, la fondazione presieduta da Marco Minniti, lanciata da Leonardo per creare “un dialogo aperto e costruttivo con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente”. A tale scopo la fondazione ha messo in campo una partnership con l’Università Luiss Guido Carli e la Mohammed VI Polytechnic University di Rabat, finalizzata a rafforzare la cooperazione in ambito scientifico e accademico tra i due atenei.
TRE BORSE DI STUDIO
Al centro dell’accordo ci sono tre borse di studio, oggi ricevute da altrettanti studenti marocchini (due studenti e una studentessa), per finanziare un corso di laurea magistrale biennale (compresi i servizi di vitto e alloggio) presso la Luiss. Insieme a loro, al ministro Di Maio e al presidente Minniti, c’erano l’ambasciatore del Marocco in Italia Youssef Balla e i vertici della Luiss: il presidente Vincenzo Boccia, la vicepresidente Paola Severino, il rettore Andrea Prencipe e il direttore generale Giovanni Lo Storto.
LE PAROLE DI DI MAIO
Il progetto si inserisce nell’obiettivo di “collegare il sud dell’Europa e il nord dell’Africa e costruire progetti insieme”, ha detto Di Maio, in una simbiosi tra “due sponde del Mediterraneo complementari tra loro”. A tale progettualità concorrono “le grandi aziende dello Stato e la società civile”, ha aggiunto il ministro, in un approccio “di sistema” ricordato anche dal rettore Prencipe.
I RAPPORTI CON L’AFRICA
Il ministro Di Maio era tra l’altro reduce dall’intervento alla conferenza ministeriale Italia-Africa, aperta dal presidente Sergio Mattarella, da inserire nel quadro della Presidenza italiana del G20. “Con oltre il 40% della popolazione al di sotto dei trent’anni, l’Africa è il continente del futuro e delle opportunità, in virtù di un potenziale che deve essere ancora pienamente espresso sul piano politico, economico, culturale e umano; ma l’Africa – ha detto Di Maio – è già oggi un soggetto politico imprescindibile dello scenario internazionale e delle dinamiche globali, un attore geopolitico chiave per affrontare efficacemente tutte le sfide internazionali; per questo, abbiamo posto l’Africa al centro dell’impegno multilaterale dell’Italia”.
LA MISSIONE
È in tal quadro che si colloca “idealmente” l’iniziativa di Med-Or, ha spiegato Minniti. “Siamo felici di premiare questi giovani studenti meritevoli, che con questa esperienza potranno arricchire il loro bagaglio culturale e valorizzare, ancora di più, il proprio percorso formativo”, ha rimarcato, spiegando che si tratta solo della prima tra varie iniziative che la Fondazione intende promuovere lungo tre pilastri: educazione universitaria; alta formazione professionale (in particolare sull’innovazione tecnologica, sfruttando il posizionamento di Leonardo); creazione in Italia (“è una nostra ambizione”) di un istituto di storia e cultura araba, per “un approccio che unisca”.
UN PONTE NEL MEDITERRANEO
Intanto, ha detto Minniti, “il nostro obiettivo è quello di avviare ulteriori progetti di alta formazione, che fungano da volano per rafforzare legami e rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato”. Si tratta di incrementare la cooperazione tra Paesi rilanciando la formazione delle future classi dirigenti, creando ponti validi per il presente e per il futuro. A beneficiarne sono giovani e promettenti studenti, protagonisti di una nuova rete di rapporti che corre nel Mediterraneo. D’altra parte, lo scorso febbraio, Leonardo presentava la nuova fondazione Med-Or come “un soggetto nuovo nel suo genere, globale e collaborativo”, ovvero “una cabina di energia propositiva che consentirà di unire i tratti geo-economici e culturali più diversi senza assumere una postura didascalica o d’indirizzo”.
LA FONDAZIONE
Lo scorso 30 giugno si è riunito per la prima volta il Comitato strategico. Presieduto da Minniti, è composto dai vertici del socio fondatore (il presidente Luciano Carta, l’ad Alessandro Profumo, il direttore generale Valerio Cioffi) e dal direttore generale della Fondazione, Letizia Colucci. Ai lavori del comitato strategico hanno partecipato personalità del mondo istituzionale invitate “in forma permanente in relazione agli scopi e alle finalità della fondazione che vuole rappresentare, per le istituzioni, una piattaforma al servizio del Paese rispetto a quest’area geografica”.
IL LUISS DIPLOMATIC FORUM
L’iniziativa di Med-Or ha anticipato di circa un’ora il Luiss Diplomatic Forum (contestualmente al via presso la sede di viale Romania), l’appuntamento annuale con cui l’ateneo romano riunisce la rete di diplomatici, istituzioni e aziende italiane che operano a livello globale. Per l’edizione 2021 sono oltre cinquanta le personalità coinvolte, tra cui tanti rappresentanti e delegati dei Paesi africani. Al centro del forum ci sono quest’anno le opportunità economico-sociali delle relazioni tra l’Italia e l’Africa, le sfide sanitarie e gli aiuti umanitari per sconfiggere il Covid. La Luiss, si legge in una nota, prosegue così “nel percorso di valorizzazione e rafforzamento delle relazioni con l’Africa in continuità con la Global Engagement Strategy pilastro del Piano 2021-2024 dell’ateneo”.