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Osservatori europei e petrolio iraniano. Chi arriva in Venezuela

Una delegazione di 44 rappresentanti dell’Unione europea è atterrata a Caracas per seguire l’inizio della campagna elettorale. E, tra pochi giorni, sbarcherà un carico di greggio di Teheran per l’alleato Maduro

 

Pace fatta tra il regime di Nicolas Maduro e l’Unione europea. Dopo le ultime polemiche tra Bruxelles e il governo socialista venezuelano (qui l’articolo di Formiche.net), si è raggiunto un accordo, e una delegazione con 44 osservatori europei è atterrata a Caracas per seguire l’inizio della campagna elettorale in Venezuela.

Con un comunicato ufficiale, la Missione di Osservazione Elettorale dell’Unione europea ha spiegato che la delegazione viaggerà in 22 stati del Venezuela, coincidendo con l’inizio della campagna elettorale.

La delegazione è arrivata il 24 ottobre. A questo gruppo iniziale si aggiungeranno altri 100 osservatori del voto regionale e locali programmato per il 21 novembre. Di questi, 34 osservatori sono a breve termine e 12 sono membri del Parlamento europeo. Un altro numero “indeterminato di osservatori europei a breve termine sarà arruolato in Venezuela per rafforzare i lavori del giorno delle elezioni”. La missione europea, inoltre, ha sul posto dal 14 ottobre altri 11 esperti elettorali.

A guidare la missione sarà Isabel Santos, deputata del Parlamento Europeo, che incontrerà per tre giorni i direttori del Consiglio Nazionale Elettorale venezuelano, diversi partiti politici e rappresentanti della società civile.

Gli osservatori faranno una conferenza stampa preliminare il 23 novembre, due giorni dopo il voto, ma resteranno in Venezuela finché sarà concluso il processo elettorale. Sarà presentato “rapporto finale con le raccomandazioni per future elezioni – precisa la missione – per cui alcuni membri della delegazione torneranno al Paese e risponderanno, insieme alla capa della missione, alle domande della stampa”.

Intanto, ci sarà un altro arrivo importante sul territorio venezuelano. Il regime di Maduro è in attesa di ricevere un carico di 2,1 milioni di barili di petrolio condensato dall’Iran. Lo scarico è previsto per oggi nel termine di Jose gestito dalla petrolifera statale Petroleos de Venezuela (Pdvsa).

Secondo l’agenzia Reuters, le compagnie petrolifere sanzionate dagli Stati Uniti, Pdvsa e Compagnia Nazionale di Petrolio dell’Iran (Nioc), hanno accordato lo scorso mese uno scambio, nella prima fase per sei mese, di condensato iraniano per greggio pesante venezuelano.

Il primo carico è partito dal Venezuela a settembre nella nave petrolifera iraniana Felicity e, successivamente, l’Iran inviò a Pdvsa il carico di petrolio condensato nella nave Dino I. Il secondo carico iraniano è arrivato in Venezuela nella nave Dorena.

Per il Dipartimento di Stato americano, questa alleanza è una chiara violazione delle sanzioni americane per entrambi i Paesi, e molto probabilmente comporterà nuove azioni punitive.

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