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Tradizione e innovazione. Il nuovo percorso della filiera del tabacco

Al centro del dibattito che si è tenuto ieri a Villa Blanc la filiera del tabacco, la sostenibilità e l’individuazione di un percorso comune da seguire. Istituzioni, associazioni di categoria e aziende all’evento organizzato da JTI Italia in collaborazione con Confagricoltura. Il sottosegretario Federico Freni, il direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli Marcello Minenna, la direttrice Relazioni Istituzionali di Confagricoltura Annamaria Barrile e il presidente e ad di JTI Italia Gian Luigi Cervesato

“Nel 2021 non esiste sviluppo che non sia sostenibile”. Si potrebbe partire da questa affermazione del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, per raccontare l’evento organizzato da JTI Italia in collaborazione con Confagricoltura e tenutosi ieri a Villa Blanc, sede della Luiss Business School alla presenza, oltre che del sottosegretario Freni, anche del direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli, Marcello Minenna, la direttrice Relazioni Istituzionali di Confagricoltura, Annamaria Barrile, e il presidente e amministratore delegato di JTI Italia, Gian Luigi Cervesato. Al centro del dibattito la filiera del tabacco, la sostenibilità e l’individuazione di un percorso comune da seguire, istituzioni, associazioni di categoria e aziende.

Si inizia, come spiega Cervesato, con la riconversione energetica degli impianti industriali, passando poi ad una tutela dei piccoli agricoltori e a forme di tutela che coprano le necessità di tutti gli attori coinvolti nella produzione del tabacco italiano, rimasto un’eccellenza nel mondo. Lo Stato, dal canto suo, deve operare su due piani paralleli, come sintetizzato dal sottosegretario Freni e dal direttore Minenna, da un lato è fondamentale mantenere l’Agenzia Dogane e Monopoli in un assetto di costante rinnovo, in grado di seguire le tendenze del mercato e tutelare il consumatore senza rimanere indietro su nuovi strumenti e prodotti, come le sigarette elettroniche.

Federico Freni

L’altro piano è quello della leva fiscale; vista la rivoluzione del mercato del tabacco con l’introduzione di queste nuove tipologie di prodotti a base di tabacco, che hanno determinato una flessione del mercato e conseguentemente un impoverimento dell’indotto, ed è tenendo conto di queste nuove variabili che il governo si è impegnato a studiare un ricalcolo dell’attuale sistema di accise, studio che dovrebbe concludersi nel futuro prossimo.

Una nuova fase per il settore del tabacco, fondamentale per la ripartenza di una categoria produttiva strategica, alla quale il sottosegretario Freni in conclusione assicura una veloce presa di posizione a breve da parte del governo che però aggiunge “non chiedetemi tra quanto, ma se dico a breve è perché posso dirlo”.


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