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Truth Social, com’è (e quanto costa) l’ennesima avventura digitale di Trump

Bandito da Twitter e Facebook, l’ex presidente ha presentato una piattaforma tutta sua, che farà parte della quotata in Borsa, la Trump Media and Technology Group. Investimenti per 300 milioni di dollari

Donald Trump è disposto a tutto pur di tornare sui social network. Dopo che i suoi account Twitter e Facebook sono stati chiusi, l’unica strada che sembra percorribile è quella di creare la sua piattaforma: Truth Social.

La rete alternativa farà parte di Trump Media and Technology Group (Tmtg), con sede a Mar-a-Lago, il club di Trump a Palm Beach, che nasce dalla fusione con la Digital World Acquisition Corp ed è quotata in Borsa. La Spac Digital World Acquisition Corp è valutata in 875 milioni di dollari, ma non è chiaro se il capitale è stato già raccolto.

Truth Social nasce per “fare fronte alla tirannia delle grandi aziende tecnologiche – ha spiegato Trump -. Viviamo in un mondo in cui i talebani sono molto presenti su Twitter, ma il presidente americano preferito è stato silenziato. Questo è inaccettabile”. Per Trump e il suo team si tratta di una “potenza mediatica” che aiuterà nella battaglia contro i Big Tech, tra cui Twitter e Facebook, Cnn e Disney.

La versione beta di Truth Social sarà disponibile a novembre per invito, ma si trova già nella riserva di App Store di Apple, secondo un comunicato della Tmtg. Si spera che la diffusione negli Stati Uniti inizi il primo trimestre del 2022.

Tuttavia, c’è già chi è riuscito ad entrare su Truth Social. Secondo il quotidiano The Washington Post, “una pagina di registrazione aperta ha permesso a chiunque di utilizzare il sito poco dopo la sua rivelazione, innescando la creazione dell’account ‘donaldjtrump’ e la pubblicazione del maiale. Un giornalista del Washington Post è stato in grado di registrarsi e pubblicare con il nome dell’account ‘mikepence’ senza alcuna sosta”.

Chi ha avuto accesso alla piattaforma ha notato alcune regole insolite. Per esempio, c’è il diritto di vietare gli utenti e salvaguardarsi da azioni legali. Inoltre, è proibito “l’uso eccessivo delle lettere maiuscole”.

“Il sito assomiglia quasi interamente a un clone di Twitter – si legge sul Washington Post -. Un utente può pubblicare Truth, che sono come tweet, o Re-Truth, che sono retweet. C’è anche un feed di notizie, chiamato Truth Feed, un sistema di notifica in modo che gli utenti possano sapere chi interagisce con le loro verità”. Il codice del sito mostra che esegue una versione di Mastodon, il software gratuito e open source lanciato nel 2016, che può utilizzare chiunque gestisce una piattaforma social autocostruita.

Eugen Rochko, fondatore di Mastodon ha dichiarato al Washington Post, che il sito di Trump potrebbe violare le regole di licenza di Mastodon, che richiedono agli sviluppatori di condividere eventuali modifiche e collegarsi al codice sorgente originale.

Trump ha annunciato ieri di avere stanziato i soldi per la sua nuova società. “Un tentativo di reinserirsi nella conversazione pubblica online – secondo il The New York Times -. Se completato – conclude il quotidiano americano -, l’accordo potrebbe dare alla nuova società Trump, chiamata Trump Media and Technology, l’accesso a quasi 300 milioni di dollari in denaro da spendere”.

La Tmtg di Trump spera di lanciare anche un servizio di streaming video che includerebbe notizie, sport, intrattenimento e documentari. L’obiettivo è fare concorrenza a Netflix, Hulu e Disney+ e conquistare il pubblico pro-Trump che ora si ritrova in opzioni come Gettr, Gab e Parler, che hanno cercato di conquistare il pubblico pro-Trump.


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