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L’Esercito è pronto al futuro. Serino e Mulè presentano il calendario

Pietro Serino, capo di Stato maggiore dell’Esercito, ha presentato oggi il Calendario 2022 della Forza armata, alla presenza del sottosegretario Mulè e del capo di Stato maggiore della Difesa Cavo Dragone. Il tema di quest’anno riguarda “le competenze dell’Esercito per la sicurezza del cittadino”. Per gli scenari operativi, l’attenzione è tutta per il multi-dominio

All’insegna del motto “la vostra difesa, la nostra missione” si è tenuta oggi la presentazione del “CalendEsercito 2022”. L’evento, tenutosi a Roma, presso la Biblioteca militare centrale, ha visto la partecipazione del sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, dei presidenti di Commissione Difesa di Senato e Camera, Roberta Pinotti e Gianluca Rizzo, e del capo di Stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. A fare gli onori di casa il capo di Stato maggiore dell’Esercito, il generale Pietro Serino, per dodici immagini che accompagneranno il prossimo anno sul tema “le competenze dell’Esercito per la sicurezza del cittadino”.

GLI ASPETTI PIÙ IMPORTANTI PER IL GENERALE SERINO

“Se l’Esercito è in grado di reagire a qualsiasi scenario è perché ha l’attitudine mentale, la capacità organizzativa e la capacità procedurale che lo pone in grado di operare in situazioni degradate di rischio diretto anche quando la situazione non è prevedibile”, ha dichiarato Serino. Tra gli aspetti più importanti per il capo di Stato maggiore dell’Esercito vi sono la capacità di combattimento, la distribuzione sul territorio nazionale e l’autonomia logistica. Quest’ultimo aspetto, in particolare, può garantire prontezza nella risposta per venire incontro alle differenti esigenze del Paese. Mentre la presenza capillare su tutto il territorio è in grado di assicurare “tempestività di intervento”.

Quella del Generale del corpo d’armata è una visione positiva e ottimista in merito al futuro dell’Esercito. Anche perché, come ha dichiarato, nel contesto attuale si gode di “un rapporto sicuramente mai vissuto in passato di relazione, di fiducia da parte degli italiani”. Questo clima di fiducia da parte dell’opinione pubblica è frutto anche del prezioso contributo dell’Esercito nella lotta alla pandemia, incarnata nella figura in prima linea del commissario generale per l’emergenza Covid-19: il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha notato Serino.

Pare così accantonata la vecchia paura di un allontanamento dalla Forza armata in seguito al passaggio a un esercito professionale all’inizio del nuovo millennio. Il capo di Stato maggiore dell’Esercito ha infatti dichiarato che “gli uomini e le donne della Forza armata non possono fare a meno di una capacità motivazionale che si basa esclusivamente sulla vicinanza ai cittadini”. Dopo aver ringraziato i medici e il personale sanitario, ha riaffermato l’impegno dell’Esercito nel contrastare gli effetti della pandemia “con la stessa passione messa fino a oggi”.

Per quanto concerne gli aspetti più tecnici, l’Esercito prosegue nella sua linea di forza multi-dominio, in cui avviene una fusione completa dei domini operativi per migliorare ancor di più nelle prestazioni. Lo scopo è di “affrontare una eventuale minaccia armata che integra capacità avvalendosi di tutte le potenzialità che le nuove dimensioni, i nuovi spazi offrono: informatica, risorse di osservazione e di comunicazione dallo spazio, il tutto integrato in un unicum che ci permette di migliorare le nostre prestazioni”, ha proseguito Serino. A questo si affianca anche il potenziamento di alcune capacità dell’Esercito in settori a connotazione “dual-use”, come la difesa cibernetica e la capacità di contrasto nel settore batteriologico.

IL PUNTO DI MULÈ

Il sottosegretario alla Difesa ha esaltato le qualità che storicamente contraddistinguono l’Esercito, quali “tenacia, prontezza, competenza, capacità di sapersi adattare”, soprattutto in relazione ad un contesto futuro che vedrà fra i molti protagonisti l’innovazione tecnologica. Non poteva mancare anche per Mulè un accenno all’effetto trasformativo che ha provocato l’emergenza pandemica, affermando che essa “ha cambiato il paradigma di guerra ridisegnandone regole di ingaggio e di impiego di personale”. Quello dell’Esercito è stato un contributo ad ampio spettro, fornendo soprattutto apporto logistico per proseguire nella campagna di vaccinazione, mettendo in piedi hub vaccinali su tutto il territorio nazionale in tempi brevissimi.

IL NUOVO CALENDARIO

L’impegno della Forza armata proseguirà a 360 gradi, proprio come fatto fino ad oggi. D’altronde, come ribadito dal generale Serino, “il ruolo della Forza armata è essere pronta a rispondere alle chiamate del Paese quale che sia la minaccia che va fronteggiata”, continuando ad incarnare il “volto rassicurante dello Stato”. Attraverso il Calendario del 2022, che ha Leonardo come sponsor (una quota del ricavato delle vendite contribuirà a sostenere l’Opera nazionale di assistenza per gli orfani ed i militari di carriera dell’Esercito), la Forza armata vuole raccontarsi agli italiani attraverso le molte azioni intraprese, che vanno dall’impegno in prima linea sul campo di battaglia alla lotta alla pandemia, dalle missioni di antiterrorismo all’operazione Strade sicure. Il calendario vuole diventare un simbolo: “la parola fondamentale in questo calendario è competenze – ha concluso il sottosegretario Mulè – convergere in un medesimo punto e mirare a un obiettivo comune”.


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