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Salvini, i fan e le proteste. Il tour di Bolsonaro in Italia

Roma, Anguillara, Padova, Pistoia. Le tappe del presidente brasiliano hanno scatenato critiche e scontri. A difenderlo il suo grande sostenitore, Matteo Salvini

Da Roma a Pistoia, il tour italiano del presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, è segnato da proteste, ma anche dal sostegno dei suoi fan. Mentre in Brasile l’attende un’inchiesta per crimini contro l’umanità, aperta dal Parlamento in seguito alla gestione della crisi sanitaria per Covid-19, Bolsonaro ha preferito approfittare del viaggio in Italia per partecipare al G20 per rivedere i luoghi delle sue radici familiari.

Ad Anguillara, il presidente brasiliano ha ricevuto la cittadinanza onorifica, in mezzo alle manifestazioni dei suoi fan e contestazioni. Circa 200 persone hanno partecipato alla protesta “Bolsonaro fora” e “Via da qui l’assassino dell’Amazzonia”. A Padova c’è stato uno scontro tra le forze dell’ordine e circa 500 giovani antagonisti dei centri sociali.

“Sono emozionato di essere qui – ha detto Bolsonaro -. Credo che si vede. Da qui sono partiti i miei nonni. Sono felice di essere tra gente buona […] Dio ha voluto farmi presidente del Brasile e sto onorando la famiglia in quel Paese. Abbiamo molto sostegno popolare. Tuttavia, tutti stiamo facendo un grande lavoro, che sicuro il popolo riconosce, al contrario dei media”.

L’arrivo del presidente del Brasile ha mobilitato militanti di sinistra e organizzazioni antifasciste, contrarie alla sua politica di estrema destra, così come rappresentanti della comunità brasiliana residente in Italia. Hanno partecipato anche membri della Cgil e l’Anpi.

Da Anguillara Bolsonaro avrebbe dovuto recarsi direttamente alla Basilica del Santo a Padova, ma le tensioni hanno costretto ad un cambio di programma. In serata, il presidente ha visitato la Basilica del Santo di Padova.

Oggi invece è prevista la visita di Bolsonaro al cimitero di San Rocco a Pistoia, vicino al monumento del milite ignoto che ricorda il sacrificio dei soldati brasiliani caduti per la Liberazione italiana nella Seconda Guerra Mondiale. A Pistoia l’attende il leader della Lega, Matteo Salvini.

“C’è chi riesce a fare polemica sui caduti in guerra – ha dichiarato Salvini -. Bolsonaro è il presidente eletto di una Repubblica amica, venuto qui oggi a ricordare migliaia di soldati che hanno combattuto per liberare l’Italia dalla dittatura nazifascista. È surreale che venga contestato. Le polemiche sono incredibili”.

“La polemica politica non è ammissibile quando si parla di persone che sono cadute in guerra per regalarci la libertà – ha aggiunto il leghista -. È una polemica imbarazzante, nei confronti di una persona che è stata ricevuta da Mattarella e Draghi. La polemica politica dovrebbe lasciare in pace i cimiteri. Onorare i caduti dovrebbe essere al di fuori della polemica politica”.

L’intesa tra Salvini e Bolsonaro è nota da tempo. Ad ottobre del 2018, quando Bolsonaro vinse le elezioni presidenziali, il leader della Lega celebrò il risultato elettorato su Twitter: “Anche in #Brasile si cambia! Sinistra sconfitta e aria nuova! #goBolsonarogo #Bolsonaro @jairbolsonaro #BrasilDecide”. E ancora: “In Brasile Bolsonaro ha raccolto tantissimi voti, il vento sta cambiando ovunque. Non capisco alcuni giornalisti italiani che danno del “razzista-nazista-xenofobo” a chiunque solo perché chiede più ordine e sicurezza per i cittadini. #nonstopnews”.

La risposta di Bolsonaro, sempre via social, non si fece attendere: “Grazie per la vostra considerazione, vice primo ministro italiano! Un grande abbraccio qui dal Brasile!”. Poche ore dopo, un altro annuncio che riguardava l’Italia, e che si è avverato: “Se sarò eletto, Cesare Battisti verrà estradato. L’impegno a estradare il terrorista Cesare Battisti, amato dalla sinistra brasiliana, immediatamente in caso di vittoria alle elezioni. Dimostreremo al mondo il nostro totale ripudio e impegno a combattere il terrorismo. Il Brasile merita rispetto”.



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