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Squid Game, la criptovaluta era una truffa. Non sarà l’ultima

Balzo in alto (e poi in basso) per la moneta virtuale ispirata alla serie di successo di Netflix, che garantiva l’accesso a un videogioco e alla corsa verso un bottino milionario. Dal valore di 1 centesimo, Squid è passata a 2.800 dollari in pochi giorni. Una meme-mania che lascia sul campo morti e feriti finanziari

Il successo globale della serie “Squid Game” di Netflix, la più vista a livello globale, ha ispirato un gruppo di sviluppatori di videogiochi a creare una storia in cui i personaggi hanno bisogno di una criptomoneta chiamata Squid per giocare.

Gli inventori hanno spiegato che, più persone si uniscono al gioco, più grande sarà il bottino per il vincitore. Gli sviluppatori prenderanno il 10% della quota di iscrizione, mentre il 90% del capitale sarà per chi vince il gioco. “E, la cosa più importante – si legge nella presentazione di Squidgame.cash – non ci saranno conseguenze mortali!”.

Un servizio della Bbc sul fenomeno spiega che Squid è una moneta virtuale della modalità “play-to-earn”, cioè, “giocare per vincere”, dove i partecipanti acquistano token per giocare online e vincere più token. Il “bottino” si può scambiare per altre criptomonete o denaro.

Nel caso di Squid, molti acquirenti sono gamer che vogliono entrare nel gioco “Squid game” disponibile da novembre. Per giocare nella “fase 1: luce rossa, luce verde” i giocatori devono pagare 456 squid. Ci sono sei fasi, sempre più costose.

La moneta virtuale, presentata martedì, è partita con un valore di 0,01 dollari. Venerdì il valore è aumentato del 60.000%, arrivando a più di 2800 dollari.

Oggi però la criptovaluta ha perso valore sull’onda del sospetto che si tratti di un’elaborata truffa. Il sito non è più online, e sono scomparsi gli account social che promuovevano l’acquisto dei token. Molti hanno evidenziato errori di ortografia e grammatica nei loro testi.

CoinMarketCap è stata una delle prime piattaforme che ha lanciato l’allarme: “Abbiamo avvertito molti utenti che non possono rivendere i token nei loro wallet di criptomonete. Abbiamo ricevuto molti report di utenti che non possono vendere il token in Pancakeswap. State attenti!”.

La Bbc sottolinea che la moneta è stata criticata per non avere permesso alle persone di rivendere i propri token: “Questo tipo di truffa è comunemente chiamato ‘rug pull’ dagli investitori di criptovalute. Questo accade quando il promotore di un token digitale attira acquirenti, interrompe l’attività di trading e se ne va con i soldi raccolti dalle vendite”. Il sito tecnologico Gizmodo stima che la mossa ha fatto guadagnare agli sviluppatori di Squid – che, ricordiamo, non hanno alcun legame con Netflix né con la produzione coreana – circa 3,38 milioni di dollari.

Eswar Prasad, economista dell’Università di Cornell, ricorda che Squid “si unisce ad una larga lista in aumento di monete e token digitali che sfruttano meme e fenomeni culturali”, creando bolle molto rischiose, anche per il mercato finanziario.

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