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Due culture politiche che s’incontrano. Verdi e Popolari a Roma

Sabato 27 Novembre si terrà a Palazzo Grassi (Via Merulana, Roma) l’Assemblea dei Soci costituenti dell’Associazione Verde è Popolare. L’appello ai giovani millennials di Antonino Giannone, professore di Leadership ed Etica. Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo

Green Economy ed Economy della Laudato Sì di Papa Francesco, ci danno indicazioni su cosa si può e si deve fare per proteggere il pianeta e consegnarlo migliore di come lo abbiamo trovato, alle generazioni future.

Sono i Millennials che dovranno rispondere concretamente: a mio avviso, non basta farlo soltanto con manifestazioni di piazza e cortei al seguito della giovane Greta Thumberg, ma servirà affrontare l’esame dei complessi problemi per indicare proposte e soluzioni che la Politica sappia poi tradurre in Leggi per il miglioramento del Bene Comune.

L’incontro di queste due culture: Verdi e Popolari, Laici e Cristiano- Sociali, che nei decenni scorsi sono rimaste lontane , sta avvenendo progressivamente da quando si sono svolti i Convegni di Saint Vincent del 2020 e del 2021 nel segno della Laudato Sì di Papa Francesco.

Si tratta di un incontro nel breve-medio periodo, allo scopo di attivare un’agenda sul lungo periodo e, di fatto per l’affermarsi di una nuova classe dirigente eco- manageriale dell’Italia nel nuovo Tempo della Transizione Ecologica.

Il verde è il colore della speranza, il segno concreto della fertilità e del rinnovarsi della vita, il motivo ispiratore di una rinnovata e vasta attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del  territorio. Questa attenzione è testimoniata da movimenti e formazioni  politiche che si definiscono verdi, ma che testimoniano contemporaneamente un’ispirazione declinata su versioni spesso vaghe,  generiche e fra loro contraddittorie.

Non basta più sostenere di essere impegnati sul versante della tutela dell’ambiente, senza che questa scelta poggi su solide fondamenta ideali, radicate nella nostra identità civile e storica.

Nella società della globalizzazione dell’era digitale serve una consapevolezza della universalità della realtà e degli obbiettivi legati a una cultura dell’ambiente che sia saldata ai principi della centralità della persona, al suo valore essenziale e al rapporto che l’unisce alla famiglia e alla comunità.

Ad oggi, l’unica cultura interamente basata sul rapporto fecondo e incontestabile fra Ambiente, Persona e Comunità è la cultura cristiana, senza disconoscere i contributi di altre culture e fedi, ma avvertendone i limiti propri sulla difficile soglia fra materia e spirito, fra immanente ed eterno.

Universale e senza tempo è infatti il legame fra ambiente e diritti essenziali, alla salute, al lavoro alla cittadinanza e perciò sarebbe sterile una politica che, pur declinando questi diritti, sia priva di un forte respiro etico, che sappia suscitare passione civile di cui ha tanto bisogno la società nell’era digitale.

Per l’insieme di queste ragione è nata “Verde è Popolare” che intende riscoprire il versante che unisce  tradizioni, testimonianze e prassi politica del popolarismo e l’obbiettivo di un ambiente da organizzare e curare,  mai dimenticando i diritti della persona, ivi compreso quello allo sviluppo.

Sabato 27 Novembre si terrà a Palazzo  Grassi (Via Merulana, Roma) l’Assemblea dei Soci costituenti dell’Associazione Verde è Popolare.

All’o.d.g. i seguenti temi : Commissione per il Programma dell’Associazione, Modifiche allo Statuto, Avvio dei Circoli sul Territorio, Piattaforma per le votazioni e delibere dei Soci.

È a nostro avviso una straordinaria occasione per i Giovani Millennials per sviluppare un programma del futuro della società nella Transizione Ecologica con l’ispirazione ai principi dell’Enciclica “Laudato Sì”, che Papa Francesco ha posto fra le colonne della Dottrina Sociale della Chiesa e alla cultura del Popolarismo per “servire la Politica e non servirsi della politica”,  come ci ammonisce Don Luigi Sturzo da 102 anni, con il suo Appello ai Liberi e Forti e l’ insegnamento di valori etici e politici, sempre attuali in un tempo vede prevalere la cultura del relativismo e del nichilismo che rifiuta la presenza di Dio Creatore nella storia dell’Umanità.

I giovani Millennials stanno perdendo la speranza del loro futuro se si dovesse rafforzare la gravissima situazione d’ingiustizia di oggi nella suddivisione della ricchezza: 1% più ricco sotto il profilo patrimoniale  deteneva a metà del 2019 più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone! (Rapporto Oxfam 2019 – Summit Davos).

A mio avviso, in un futuro che non vedremo, per chi, come me me, è nel cammino delle cosiddette ultime miglia, perché rinasca un Nuovo Umanesimo, non quello anti cristiano di Edgar Morin che vede l’uomo al centro come unico dio, servirà l’impegno dei Millennials e la loro passione civile per tutelare e gestire non soltanto l’ambiente, con risolutezza e responsabilità nei principi e nelle azioni. Si tratterà di operare nel segno di una contiguità e non di una dicotomia fra sviluppo economico, valorizzazione degli aspetti produttivi del territorio e valorizzazione dell’ambiente stesso.

Pertanto  rivolgiamo un appello ai giovani Millennials che manifestano il loro bisogno di tutela del Creato e del Cambiamento Climatico a farlo non esaurendo il loro impegno a semplici manifestazioni di piazza , ma ad avvicinarsi alla Politica che è la più alta forma di carità come ci hanno sempre insegnato i Pontefici della Chiesa Cattolica.

Ci auguriamo che i Millennials, i Verdi e i Popolari, che s’ispirano alla Laudato Sì,  i Democristiani, i Liberali e i Riformisti vorranno valutare il proprio impegno attraverso la Visione della Società di Verde è Popolare.

Nel Tempo della Transizione Ecologica, sulla quale l’Europa ha già impegnato i programmi d’ingenti investimenti di miliardi di euro per i prossimi 30 anni, si tratta di voler trasformare l’urgenza e i bisogni del popolo italiano verso la concretezza di proposte politiche che possano trasformarsi in Leggi e che così possano consolidare il cammino della Democrazia popolare, liberale, riformista dell’Italia e dell’Europa dei Popoli quella che ha ispirato i fondatori, i tre grandi statisti cristiani: Adenauer, De Gasperi e Schuman.


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