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Non è lockdown. Ecco cosa cambia con il nuovo decreto anti-Covid

Stop alla quarantena per i vaccinati da meno di due mesi e a quelli con dose booster ed estensione del Super Green Pass per altro luoghi pubblici. Nuove regole per cerimonie, alberghi, piscine e impianti sciistici. E i non vaccinati?

Novità in arrivo per la gestione della pandemia in Italia. Dopo l’incontro con il Comitato tecnico scientifico (Cts), il governo è pronto a varare un altro decreto con nuove misure anti-Covid.

Il record di contagi (ieri sono stati registrati circa 100.000 positivi in 24 ore) ha portato a nuove raccomandazioni da parte degli esperti. Stop alla quarantena per i vaccinati da meno di due mesi e a quelli con dose booster, e obbligo di indossare la mascherina FPP2 per 10 giorni dal contatto con il positivo. Se la persona presenta sintomi, dovranno essere fatti i test dopo cinque giorni dal contatto con la persona infettata.

Questa sorta di “auto sorveglianza” ha come obiettivo scongiurare una probabile paralisi delle attività produttive del Paese, visto l’alto numero di persone in quarantena, che poi risultano negativi al test Covid.

Chi invece ha eseguito l’ultima vaccinazione da più di quattro mesi, l’autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Resta l’isolamento di 10 giorni per chi non è vaccinato.

Inoltre, è stato esteso l’obbligo di Super Green Pass sui trasporti a lunga percorrenza, fiere, cerimonie religiose o civili, servizi di catering all’aria aperta, piscine, centri benessere, alberghi ed impianti sciistici. Per chi vuole sciare, il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.

È stata invece rimandata al prossimo Consiglio dei ministri la valutazione della proposta di imporre il Super Green Pass a tutti i lavoratori. La misura sarebbe sostenuta da Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e Elena Bonetti, ministra della Famiglia. Sono contrari invece i rappresentanti al governo della Lega e del Movimento 5 Stelle perché diventerebbe di fatto un obbligo vaccinale per i lavoratori.

Sulla possibilità di un’estensione delle vacanze, come tra l’altro ha scelto di fare la Francia, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha detto che il rientro alle scuole rimane come previsto il 10 gennaio.

Qui il decreto completo.



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