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Difesa, patto di stabilità e Schengen. Ecco il semestre Ue di Macron

“Rilancio, potenza e appartenenza” è lo slogan scelto dall’Eliseo per la presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Dal dialogo con la Russia al servizio civile, le iniziative annunciate

Rilancio, potenza e appartenenza” è lo slogan della presidenza semestrale francese del Consiglio dell’Unione europea, presentato in conferenza stampa dal presidente Emmanuel Macron e dal sottosegretario agli Affari europei Clement Beaune. Tra le priorità di Parigi c’è la realizzazione di un’“Europa più sovrana” e “capace di gestire le sue frontiere”, ha spiegato dall’Eliseo. “Queste ultime settimane ce l’hanno mostrato ancora una volta attraverso la crisi che abbiamo vissuto alla frontiera orientale dell’Europa”, ha aggiunto evocando la crisi migratoria al confine tra Polonia e Bielorussia. “Proteggere le nostre frontiere è una condizione indispensabile sia per assicurare la sicurezza degli europea, sia per raccogliere la sfida migratoria ed evitare i drammi che abbiamo vissuto”.

LA DIFESA COMUNE

Far “avanzare” la politica di difesa comune dell’Unione europea è una delle missioni della presidenza francese del Consiglio. “Oggi è necessario definire per noi europei i nostri interessi comuni e una strategia condivisa in un mondo di minacce e di rischi”, ha detto Macron. “Questa presidenza sarà a tal proposito un momento di definizione di quella che è stata chiamata la Bussola strategica e cioè un libro bianco europeo di difesa e sicurezza che presenterà lo stato delle minacce e fisserà le nostre scelte collettive, i nostri orientamenti, le nostre ambizioni”. E ancora: “Dobbiamo definire per gli europei la nostra organizzazione comune sui nuovi spazi di conflittualità che sono lo spazio marittimo, lo spaziale e il cyber”. Annunciata anche la creazione di un servizio civile europeo per chi ha meno di 25 anni: “dobbiamo lanciare la messa in atto concreta di questa iniziativa che viene dai giovani”, ha detto.

LA SCOMMESSA

A maggio la presidenza francese organizzerà una conferenza che sarà un “grande momento di umanesimo europeo” e servirà a “ripensare la vocazione umanista dell’Europa per essere più vicina ai cittadini, essere più democratica” e “più semplice”. In questo quadro, Macron ha evocato una possibile “rifondazione dei trattati”. Parole pronunciate nelle stesse ore in cui il presidente statunitense Joe Biden apriva i lavori del Summit per la democrazia sottolineando l’importanza di un impegno costante per la democrazia e di agire contro gli autoritarismi. Da evidenziare anche la data individuata dal presidente francese per la conferenza: maggio, ossia dopo i due turni elettorali, previsti ad aprile, che diranno se rimarrà lui l’inquilino dell’Eliseo. Una scommessa sulla Francia, ma anche su di sé.

LA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ

Durante la conferenza stampa si è detto favorevole a una riforma del patto di stabilità. “La questione non è più ‘a favore o contro il 3 per cento’”, ha detto: si tratta di una regola “superata”. Adesso, secondo Macron, è necessario trovare norme “per rimanere seri sennò non c’è più fiducia”. “Ci sono diverse soluzioni possibili”, ha spiegato, prendendo come esempio “nuovi finanziamenti europei sui mercati”.

…E QUELLA DELLO SPAZIO SCHENGEN

Favorevole anche alla riforma dello spazio Schengen. Macron ha sottolineato il suo piano, che si baserà su due “priorità”. “Quando uno Stato membro deve improvvisamente far fronte a una crisi che richiede di rafforzare il controllo alle frontiere esterne della nostra Unione come abbiamo visto ancora una volta recentemente, deve poter contare sull’appoggio completo di Frontex”, ha detto. Poi ha evocato la necessità per ciascun Stato membro di avere il “rinforzo solidale” da parte degli altri Paesi in termini di forze polizia, gendarmi ed equipaggiamento.

IL DIALOGO CON LA RUSSIA

È con un dialogo esigente con la Russia che si possono costruire nuove soluzioni e un processo che preservi la sovranità dell’Ucraina, la sua pacificazione e quella della regione, insieme alla stabilità dell’Europa, ha detto Macron. “Abbiamo bisogno di avere questo dialogo”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di essere “esigente” sui propri principi. Il presidente ha poi annunciato un colloquio a distanza con l’omologo russo Vladimir Putin la prossima settimana.

IL RESET CON L’AFRICA

Macron ha anche annunciato un vertice per febbraio a Bruxelles tra l’Unione europea e l’Unione africana. L’obiettivo è quello di “rifondare in profondità la relazione”, ha detto: il rapporto “deve appoggiarsi su più assi”. Il presidente francese ha sottolineato l’importanza di “rifondare un new deal economico”. “Ci sono 300 miliardi di euro di bisogno di finanziamento per i Paesi africani” che sono “le conseguenze economiche e finanziarie del Covid-19 e un’esplosione demografica da contenere”.

DI SPONDA CON ITALIA E GERMANIA

La coppia franco-tedesca, così come la coppia franco-italiana, converge verso un’Europa più forte, più sovrana e più democratica. Ha spiegato il primo ministro francese Jean Castex durante una conferenza stampa al fianco di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, svoltasi il giorno dopo la visita a Parigi della neo ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e quello prima di quella del nuovo cancelliere Olaf Scholz. Il premier francese ha poi definito “notevole” il Trattato del Quirinale recentemente firmato dal presidente Emmanuel Macron e dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dopo il quale l’Italia sta lavorando a un bilaterale anche con la Germania per chiudere il triangolo.


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