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Se il più forte muore di negazione. La storia di Fred Sinistra

Ci sentivamo cittadini al di sopra di ogni catastrofe, ma la storia di Fred Sinistra, il lottatore invincibile morto di Covid a 40 anni, ci ricorda che siamo fragili, come la libertà e i diritti che non sono mai conquistati una volta per tutte: bisogna prendersene cura

Faceva la faccia feroce. La scomparsa di Frederic Sinistra a soli 41 anni è in prima pagina perché è morto anche lui. Nella sua carriera aveva conquistato il titolo di campione del Mondo di Kickboxing, ma soprattutto era conosciuto come The Undertaker, il becchino che faceva fuori tutti, se non fosse che, così recitano le agenzie, “ha perso la sua ultima battaglia per una grave infezione ai polmoni”. Insomma, lo si mostra perché Fred era un negazionista convinto, un No Vax e tempo fa aveva rifiutato anche il ricovero.

Non ci puoi fare niente, l’attenzione si concentra lì: la foto ritrae un gigante muscoloso, una maschera da guerriero, un invincibile del combattimento.

Ma dobbiamo guardare in controluce. Capire perché quella foto ci richiama. Siti Internet e giornali pubblicano quell’immagine per dire, guardate, anche quel colosso è morto.

Senza cadere nei facili “se l’è cercata”, chiediamoci perché siamo così attirati, direi quasi “abbagliati”, da una notizia del genere. Forse tutti quei muscoli erano solo falsamente protettivi? Forse quella sua forza era illusoria? Certo, ma forse c’è di più. Se siamo ipnotizzati dalla storia di Fred Sinistra, è perché “noi” eravamo come lui, prima che il Covid ci risvegliasse.

Ecco, la storia di Fred il lottatore battuto dal Covid ci ricorda tutta la nostra fragilità. Anche i più forti cadono, muoiono.

Anche quelli che hanno fatto di tutto per negare la pandemia.

Sono storie che ci calamitano perché una parte della mente che è attiva anche in noi vorrebbe “cancellare” la pandemia. Anche in noi che ci siamo vaccinati e crediamo fermamente alle autorità sanitarie.

Ci sentivamo cittadini al di sopra di ogni catastrofe, abitanti di Paesi “supposti sicuri” e questo forse ha indebolito la possibilità di incontrare una realtà che ci ricorda tutta la nostra fragilità. Il Covid ci ha messo in contatto con il fatto che la sicurezza, la libertà di movimento, la salute e il benessere non sono mai conquistati una volta per tutte, che dobbiamo preservarli e proteggerli.

Forse sarebbe più facile negare la pandemia. Per sentirci illusoriamente forti e invincibili come Fred.

Invece abbiamo capito che dobbiamo semplicemente affrontare un mondo nuovo e diverso. Un mondo in cui libertà e diritti sono più fragili. E dobbiamo prendercene cura.

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