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Se ne va un pezzo della pedagogia italiana. Addio a Giuseppe Lisciani

Nella notte ci ha lasciati Giuseppe Lisciani, fondatore della Liscianigiochi nel 1989 e della Educational Group e animatore di numerose iniziative editoriali pedagogiche che hanno lasciato un patrimonio educativo con cui i bambini di oggi e di domani potranno continuare a crescere

Oggi è un giorno triste anche per la cultura italiana e il mondo pedagogico. Nella notte ci ha lasciati Giuseppe Lisciani, fondatore della Liscianigiochi nel 1989 e della Educational Group e animatore di numerose iniziative editoriali pedagogiche che hanno lasciato un patrimonio educativo con cui i bambini di oggi e di domani potranno continuare a crescere.

Negli anni ‘80 Lisciani ha fatto tornare bambini personaggi insospettabili. Con la creazione della casa editrice Lisciani & Giunti e l’impulso alla realizzazione della collana C’era non c’era, curata dal critico letterario Renato Minore, personaggi del calibro di Giulio Andreotti, Alberto Moravia e Tiziano Sclavi – il “papá” di Dylan Dog – hanno dedicato le loro penne alla scrittura di racconti per ragazzi.

Nel 1975, a soli 35 anni, era già stato insignito della medaglia al merito educativo dell’allora Presidente della Repubblica italiana Giovanni Leone, grazie alla pubblicazione della collana pedagogica e didattica Educazione Nuova.

Il suo approccio metteva il bambino al centro. Sono i suoi bisogni che vanno ascoltati e nutriti. E non credo sia stato cosí difficile per lui farlo, perché dietro quella corazza di uomo di cultura, ha sempre custodito un animo bambino che non ha mai fatto fatica a venir fuori nelle sue relazioni familiari e personali.

Ho voluto salutarti cosí zio. E voglio cosí fare un augurio ad Alessandra, Davide e Franco, suoi figli ed eredi di un patrimonio immateriale che hanno il difficile compito di custodire e animare con gli occhi curiosi di quel bambino che Giuseppe Lisciani non ha mai abbandonato.


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