Prende forma uno dei tre pilastri della strategia per la Pubblica amministrazione. Gara affidata a Difesa Servizi, società del ministero della Difesa, e bandita con la vigilanza dell’Anac
Passi avanti verso la realizzazione del Polo strategico nazionale. Il ministro dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale guidato da Vittorio Colao ha pubblicato il bando, specificando che la proposta per la creazione del Polo, su cui si basa la gara, è stata individuata secondo il modello di partenariato pubblico privato. Pochi giorni fa l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha predisposto, in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale, gli atti che definiscono le modalità per la classificazione dei dati e dei servizi pubblici e i requisiti per le tipologie di qualificazione dei servizi cloud della Pubblica amministrazione.
La procedura del Polo strategico nazionale è affidata a Difesa Servizi, società in-house del ministero della Difesa, in qualità di centrale di committenza. La proposta messa a gara prevede l’investimento di 723 milioni di euro da parte del soggetto aggiudicatario per l’erogazione di servizi di public e private cloud in grado di garantire supervisione e controllo da parte delle autorità preposte su dati e servizi strategici.
La gara europea, bandita con la vigilanza dell’Anac, prevede l’affidamento della realizzazione e della gestione di un’infrastruttura ad alta affidabilità, localizzata sul territorio nazionale e idonea a ospitare dati e servizi pubblici considerati critici o strategici, garantendo massima sicurezza, continuità e affidabilità. L’operatore economico selezionato dovrà costituire una società che sarà sottoposta alla disciplina nazionale in materia di golden power. La scadenza per la presentazione delle offerte è alle ore 16 del 16 marzo prossimo.
La realizzazione del Polo strategico nazionale implementa la missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per accelerare la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione e ha l’obiettivo di portare il 75% delle amministrazioni italiane a utilizzare servizi in cloud entro il 2026. Tutte le amministrazioni centrali, le aziende sanitarie locali e le principali amministrazioni locali potranno attingere alle risorse economiche previste dalla Missione 1 del Pnrr per migrare i dati e i servizi verso il Polo strategico nazionale.
La creazione del Polo strategico nazionale è uno dei tre obiettivi fondamentali previsti dalla Strategia Cloud Italia, insieme alla classificazione dei dati e dei servizi pubblici da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e la migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica amministrazione.