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Se Putin invade l’Ucraina, Italia e Usa reagiranno. L’amb. Smitham avvisa Mosca

Di Thomas Smitham

“Se la Russia rifiuta la diplomazia e viola ulteriormente l’integrità territoriale ucraina, in linea con l’Italia e gli altri partner e alleati imporremmo dure sanzioni nei confronti della Russia”. L’intervento di Thomas Smitham, incaricato d’affari presso l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, in occasione dell’evento Transatlantic Forum on Russia

Grazie ai nostri amici del Centro Studi Americani, dell’Aspen Institute e dello European Council on Foreign Relations per l’invito a partecipare alla conferenza di oggi. È un onore essere qui con il presidente [Gianni] De Gennaro e i miei illustri colleghi, l’ambasciatore [Pasquale] Terracciano e il presidente [Giulio] Tremonti. È una conferenza molto importante, visti gli sviluppi in corso in Russia e Ucraina. Senza dubbio, le questioni davanti a noi sono di grande importanza; riguardano la pace e la sicurezza in Europa, ma anche il tema dei confini internazionali.

Innanzitutto, vorrei sottolineare ciò che il presidente [Joe] Biden ha dichiarato quando ha incontrato il presidente [Vladimir] Putin a Ginevra lo scorso giugno: gli Stati Uniti puntano a relazioni stabili con la Russia per trovare aree di convergenza – in qualità di membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – per affrontare la crisi climatica, trattare questioni artiche e creare stabilità strategica.

Questo è il motivo per cui è importante dare uno sguardo più ampio alla Russia in forum come questo di oggi. Ed è in questo spirito che abbiamo costantemente parlato delle due strade che la Russia può scegliere nella crisi attuale con l’Ucraina: dialogo e diplomazia, oppure un’ulteriore escalation. Nelle ultime settimane, gli Stati Uniti hanno intrapreso sforzi sinceri per perseguire la prima strada, che noi preferiamo di gran lunga.

Fino a lunedì sera, quando il presidente Biden ha parlato con i leader europei, tra cui il presidente [Mario] Draghi, abbiamo lavorato in stretto contatto con i nostri alleati e partner per garantire che si parlasse con una sola voce in difesa della sicurezza dell’Europa e della sovranità dell’Ucraina. L’Italia è un importante partner e alleato transatlantico ed è stata fondamentale in questi colloqui a tutti i livelli: in sede Nato, Osce, G7 e Ue. Insieme aderiamo al principio che non vi possa essere nessuna discussione sull’Europa senza l’Europa, sulla Nato senza la Nato, e sull’Ucraina senza l’Ucraina.

Gli Stati Uniti, gli alleati e i partner sono fermi nel respingere alcune delle proposte della Russia che crediamo siano contrarie al diritto internazionale e ai principi costituenti della Nato. Non permetteremo a nessuno di chiudere la politica della open door della Nato, che è sempre stata centrale per l’Alleanza. La politica estera dell’Ucraina deve essere decisa dai suoi cittadini, non da Vladimir Putin.

Ma come il segretario [Antony] Blinken ha indicato di recente, questa crisi, nella sua essenza, è dovuta al rifiuto della Russia per un’Europa che è unita e libera. È la Russia che si allontana dagli accordi che hanno mantenuto la pace in tutto il continente per decenni, prendendo di mira la Nato e i principi che governano la pace internazionale, la sicurezza e la democrazia che tutti noi abbiamo interesse a difendere.

Permettere alla Russia di violare impunemente questi principi sarebbe un ritorno a un’epoca molto più pericolosa e instabile e manderebbe un messaggio che questi principi sono sacrificabili.

Insieme, abbiamo messo sul tavolo alcune proposte per un potenziale progresso se Mosca scegliesse la de-escalation. Progressi significativi si possono registrare solo in un clima più disteso.

Finora, la Russia ha adottato l’approccio esattamente opposto, continuando ad aumentare le tensioni. La Russia ha ammassato più di 100.000 truppe ai confini dell’Ucraina. La leadership russa sta gettando le basi per creare un pretesto per l’invasione, anche attraverso il sabotaggio e la disinformazione. Ci sono altri segnali preoccupanti, tra cui il movimento di truppe in Bielorussia, che confina sia con la Russia che con l’Ucraina. La Russia potrebbe invadere l’Ucraina in qualsiasi momento.

Noi vogliamo la pace. Siamo impegnati con la diplomazia, e abbiamo chiarito che la via diplomatica rappresenta l’unica soluzione duratura per la sicurezza di Russia, Stati Uniti ed Europa.

Tuttavia, se la Russia rifiuta la diplomazia e viola ulteriormente l’integrità territoriale ucraina, saremo totalmente allineati con l’Italia e gli altri nostri partner e alleati. Imporremo misure dure nei confronti della Russia, comprese dure sanzioni economiche. Insieme ai nostri alleati e partner, risponderemo con forti misure che infliggerebbero costi significativi all’economia e al sistema finanziario russi. E rafforzeremo i nostri alleati della Nato sul fianco orientale, verso i quali abbiamo un obbligo sacro, con una presenza aggiuntiva di truppe, come ha riferito il presidente Biden il 19 gennaio.

Abbiamo ancora l’opportunità di costruire un rapporto costruttivo – che non sia basato su crisi e ostilità – se Putin sceglie questa strada.

Grazie ancora per l’invito, e per aver organizzato una conferenza così importante.

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