Lascia il comandante delle operazioni speciali. Nei mesi scorsi avevano fatto un passo indietro altri tre alti funzionari in disaccordo con il nuovo direttore Barnea
Il Mossad perde pezzi? Arriva dall’emittente israeliana Channel 13 la notizia di una nuova, la quarta, lettera di dimissioni presentata al direttore dell’agenzia di intelligence, David Barnea, che sette mesi fa ha preso il testimone da Yossi Cohen, che lo aveva nominato suo vice nel 2019. L’ultimo a lasciare è stato il comandante della divisione operazioni speciali, nota come Cesarea. La ragione: disaccordi con il direttore, dice l’emittente.
Il comandante, noto con solo l’iniziale ebraica del suo nome (Bet) per ragioni di sicurezza, è il quarto funzionario del Mossad a rassegnare le dimissioni da quando Barnea ha assunto la guida dell’agenzia. Avrebbe deciso il passo indietro dopo accesso colloquio con il direttore, in cui quest’ultimo avrebbe affermato che l’unità e i suoi subordinati sono “diventati un peso per l’organizzazione”.
Barnea, a causa delle difficoltà operative degli agenti israeliani nel mondo, starebbe apportando modifiche organizzative significative alla divisione, che Bet non è disposto ad attuare. Insieme al comandante della divisione Cesarea, anche il suo vice e diversi agenti si sono dimessi, e, secondo i media israeliani, sarebbe già stato nominato un nuovo comandante per l’unità.
Come detto, Bet è il quarto alto funzionario del Mossad a lasciare l’agenzia dall’ascesa di Barnea. Prima di lui avevano lasciato il capo della divisione tecnologica, quello a capo delle operazioni e quello dell’antiterrorismo. Tutti avevano un grado equivalente a quello di maggiore generale nelle Forze di difesa israeliane.
La rivoluzione voluta dal nuovo direttore – con l’Iran in cima alle priorità, un nuovo focus sull’Africa e il rafforzamento delle capacità di human e signal intelligence – sembra trovare resistenze. O forse si tratta di un naturale rinnovamento dei vertici delle divisioni del Mossad dopo l’arrivo di un nuovo direttore.
Chissà…
(Foto: David Barnea, a sinistra, con il primo ministro Naftali Bennett – Haim Tzach/GPO)