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Il virus rallenta ma occhio a Omicron 2. La nuova sottovariante e le sue mutazioni

La nuova variante BA.2 sta prendendo il sopravvento e sta già sviluppando delle mutazioni. Ad oggi sembra essere meno grave rispetto alle prime versioni del Covid ma potrebbe influire sul declino dei contagi. Come reagiscono i vaccini e cosa c’è da aspettarsi

 

La diffusione del Covid sembra avere rallentato il passo. La curva dei casi è in diminuzione in tutto il mondo. Dalla Corea del Sud alla Germania, i governi si preparano per la revoca progressiva delle limitazioni.

C’è però una nuova variante del virus, sottovariante di Omicron denominata BA.2 o anche Omicron 2, che preoccupa le autorità sanitarie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha pubblicato un nuovo rapporto in cui si mostra come questo ceppo rappresenta il 21,5% di tutti i nuovi casi analizzati nel mondo nella prima settimana di febbraio.

A oggi, i contagi da Omicron rappresentano la quasi totalità dei nuovi casi di Covid (98,3%), ma ancora non è chiaro quali possano essere gli effetti della diffusione della sottovariante. Da quanto si legge sul New York Times, c’è da stare attenti ancora: “Il calo dei test in tutto il mondo significa che i numeri globali dei casi potrebbero non riflettere la vera diffusione del virus”.

Per l’Oms, Omicron 2 sembra essere in costante aumento ed è dominante in Cina, India, Pakistan, Bangladesh e Filippine. La Danimarca è stato il primo Paese a riferire che Omicron 2 aveva superato BA.1, la versione di Omicron che per prima ha spazzato il mondo.

Ecco una mappa dell’andamento della sottovariante, che nelle ultime settimane è stata affiancata da una ennesima versione “mutata” (BA.2_H78Y), che sta crescendo rapidamente. Il grafico è stato pubblicato in un report dell’istituto di ricerca danese Statens Serum Institut.La buona notizia: i ricercatori sostengono che per ora non ci sono prove che Omicron 2 con le sue mutazioni sia più letale di Omicron 1, anche se le sottovarianti potrebbe rallentare il declino dei contagi.

Altro dato rassicurante è che i vaccini finora disponibili sono efficaci contro la nuova variante, nello stesso modo in cui lo sono contro Omicron “originale”. Ad affermarlo è stato Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), che ha sottolineato come i vaccini restano “la pietra angolare” della strategia europea contro il virus, e come i richiami hanno un ruolo significativo nella riduzione dei sintomi gravi: “La terza dose offre un elevato livello di protezione da malattia grave e ricoveri”.

Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato che, sebbene la pandemia non è ancora finita, “con i piedi per terra guardiamo a un futuro diverso. È indubbio che siamo dentro a una fase nuova: l’altissimo tasso di vaccinazioni nel nostro Paese insieme a una variante che si è scoperta diversa con minore capacità di ospedalizzare pur essendo molto contagiosa, ci consegna un quadro oggettivamente nuovo che ci consente, pur con cautela, di guardare con fiducia ai prossimi mesi”.

In Corea del Sud il governo ha deciso di allentare il coprifuoco serale imposto alle attività della ristorazione, nonostante il Paese registri da giorni nuovi record di contagi. Anche in Svizzera saranno revocate la maggior parte delle misure anti-Covid (stop a mascherine e green pass in negozi e ristoranti) e in Belgio e Lussemburgo riapriranno discoteche e locali.

La Germania, un po’ più cauta, seguirà un programma a tre fasi, ma il 20 marzo tutte misure protettive più stringenti” saranno cancellate, secondo il cancelliere Olaf Scholz.

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