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In fondo a destra. Le accuse di spionaggio ai vertici della politica spagnola

La direzione del Partito Popolare spagnolo avrebbe ingaggiato un detective per capire se la presidente della comunità di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, avesse assegnato irregolarmente al fratello un contratto da 1,5 milioni di euro per l’acquisto di mascherine. La vicenda rischia di spaccare il primo partito di opposizione, a beneficio della destra di Vox

Accuse, intimidazioni e spionaggio accendono una guerra all’interno del Partito Popolare (Pp) di Spagna. Tutto è cominciato mesi da, quando la direzione nazionale dei popolari spagnoli avrebbe iniziato un’indagine per capire se la presidente della comunità di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, avesse assegnato irregolarmente un contratto da 1,5 milioni di euro per l’acquisto di mascherine a un conoscente del fratello nel momento più critico della pandemia Covid-19.

A svelare l’indagine del Pp è stato il quotidiano El Mundo, che riferisce come un dipendente dell’azienda di edilizia pubblica del Comune di Madrid avrebbe contattato una società di detective (diretta da un ex ministro del governo Rajoy) per chiedere se fosse possibile svolgere un’indagine sulla famiglia Diaz Ayuso.

I leader del Pp hanno smentito le accuse, ma lo scandalo ha colpito duramente il partito, che da mesi è scosso dalle divergenze tra Diaz Ayuso e il presidente del Pp, Pablo Casado.

“Non credevo la direzione del mio partito potesse essere così crudele”, ha dichiarato Diaz Ayuso. “Le dichiarazioni che sono state pubblicate tutta la mattina nei media e che provengono dall’entourage di Pablo Casado e che lui non smentisce sono il peggio che ci si possa aspettare dai politici e, per di più, arrivano in modo anonimo […] Che l’opposizione mi attacchi è logico, ma che la direzione del mio partito lo faccia perché voglio presentarmi al Congresso del Pp a Madrid è insensato”.

Per Diaz Ayuso, se i leader del Pp volevano chiarire i dettagli di qualche contratto “dovevano solo chiederlo perché sono tutti sul portale della trasparenza”. E il fratello della presidente ha lavorato come rappresentante nel settore sanitario per 26 anni. “Sfido chiunque a provare che mi sono mossa per avvantaggiare lui o qualcuno nel mio entourage – ha aggiunto – perché non avrà una sola prova di corruzione da parte mia”.

La vicenda non è restata all’interno del Pp. La “guerra fratricida”, come la definisce il quotidiano El Periodico, avrebbe effetti imprevedibili sulla scena politica spagnola, indebolendo ancora di più il principale partito di opposizione e alimentando l’estrema destra rappresentata dal partito Vox.

Infatti, nelle elezioni locali a Castilla y León, Vox ha ottenuto un buon risultato, diventando una minaccia per la tenuta del partito popolare.

“È la mancanza di discrezione nel litigio interno l’elemento che più ha danneggiato la reputazione del Pp, i cui sostenitori ed elettori sono sorpresi – si legge in un’editoriale de El Periodico -. Un comportamento del principale partito dell’opposizione che danneggia anche l’insieme della politica spagnola, perché allontana i cittadini da partiti ed istituzioni”. E beneficia Vox, che continuerà a crescere grazie alla crisi dei popolari.

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