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Cosa dice il Rapporto Aifa sulla sicurezza dei vaccini

Tutti i numeri del Rapporto Aifa sui vaccini anti Covid-19 dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2021. Eventi avversi rarissimi, soprattutto in età pediatrica

L’Aifa ha pubblicato il rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid-19.

Nel periodo che va dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2021, sono pervenute 117.920 segnalazioni su un totale di 108.530.987 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 109 ogni 100.000 dosi), di cui l’83,7% (n. 98.717) riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.

Le segnalazioni gravi corrispondono al 16,2% del totale (circa 19.055), con un tasso di 17,6 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Come riportato nei precedenti Rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (73% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore. Nell’anno di campagna vaccinale Comirnaty è stato il vaccino più utilizzato in Italia (69,1%), seguito da Spikevax (18,3%), Vaxzevria (11,2%), e Vaccino Covid-19 Janssen (1,4%).

Le segnalazioni per tipologia di vaccino sono invece così distribuite: Comirnaty 68%, Vaxzevria 19,8%, Spikevax 10,8%, Vaccino Covid-19 Janssen 1,4%. Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati, sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Nel rapporto si segnala pure che nell’ambito degli studi registrati fino a un 64% di effetti indesiderati è stato rilevato nel gruppo placebo ed è riferibile al cosiddetto effetto nocebo. Per quanto riguarda la somministrazione della terza dose, iniziata nel mese di settembre, al 26 dicembre 2021 sono state inserite nella Rnf (Rete nazionale farmacovigilanza) 3.510 segnalazioni, a fronte di 16.198.231 terze dosi somministrate, con un tasso di segnalazione di 21,7 segnalazioni ogni 100.000 terze dosi.

L’84,1% (cioè 2.951 casi) delle segnalazioni è riferita a eventi non gravi, con un tasso di segnalazione pari a 18,2 ogni 100.000 dosi somministrate, e il 15,9% (558) a eventi avversi gravi, con un tasso di 3,4 segnalazioni di eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Il rapporto ha registrato poi 730 segnalazioni di reazioni avverse dopo vaccinazioni eterologhe, ossia che prevedono l’utilizzo di 2 diversi vaccini C-19 per i cicli di vaccinazione primaria  e per le dosi di richiamo (3-6 mesi dopo). La proporzione tra casi e sintomi restano sostanzialmente inalterati.

In merito alle vaccinazioni in età pediatrica (5-16 anni), al 26/12/2021 risultano somministrate 4.178.361 di dosi di vaccino, il 96% delle quali nella fascia di età 12-16 anni (4.005.471 dosi) e il 4% nella fascia 5-11 anni (172.890 dosi). Tra i due vaccini autorizzati per questa popolazione, Comirnaty è stato il più utilizzato (87,5%). Al 26 dicembre 2021 nella Rnf sono state registrate complessivamente 1.170 segnalazioni di sospette reazioni avverse manifestatesi nella popolazione pediatrica, che rappresentano l’1% di tutte le segnalazioni, con un tasso di segnalazione pari a 28 eventi ogni 100.000 dosi somministrate nella fascia pediatrica. Nella popolazione pediatrica gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono febbre, cefalea, stanchezza e vomito, al 69%.

Il rapporto è consultabile nel sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco.


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