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Nasce il registro italiano delle criptovalute. Il testo del decreto

Di Ludovico Adorno

Da parte dello Stato, si tratta del tentativo di monitorare le attività cripto nel nostro Paese anche alla luce dell’attività di contrasto alle attività illecite e al riciclaggio che stanno coinvolgendo sempre più il settore

 

Mentre in Cina salta il lancio dello yuan digitale alle olimpiadi invernali di Pechino, in Italia prende il via il registro delle criptovalute relativo sia alle operazioni sia ai gestori. Lo stabilisce un recente decreto del Ministero dell’economia il quale sancisce anche che tale registro sarà tenuto presso l’Oam (Organismo Agenti e Mediatori).

In base al decreto, tutti gli operatori attivi in tale ambito hanno l’obbligo di iscrizione, anche retroattiva. Il censimento non si limiterà al semplice monitoraggio dei dati sociali e anagrafici di chi esercita in Italia l’attività sulle criptovalute, c’è di più. L’Oam dovrà, infatti, inviare al Ministero dell’economia anche: “i dati relativi alle operazioni effettuate sul territorio italiano”. Si tratta quindi dei dati identificativi del cliente, dei dati sintetici relativi all’operatività complessiva di ciascun prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valute virtuali e prestatore di servizi di portafoglio digitale per singolo cliente.

Per il registro è inoltre prevista una tassa di registrazione che sarà quantificata in un secondo momento in base al numero degli aderenti.

L’istituzione del registro, in assenza di una vera e propria normativa di settore, è un primo abbozzo di legislazione, soprattutto in uno degli ambiti più coinvolti tanto dallo sviluppo quanto da una sorta di de regolamentazione di fatto che hanno spesso portato a considerarlo come una sorta di far west.

Da parte dello Stato, si tratta quindi del tentativo di monitorare le attività cripto nel nostro Paese anche alla luce dell’attività di contrasto alle attività illecite e al riciclaggio che stanno coinvolgendo sempre più tale settore. Una notizia che, anche se in parte contrasta col principio della decentralizzazione e dell’indipendenza proprio di questo genere di valute, è da accogliere con favore ed ottimismo in attesa di osservarne implementazione e sviluppo

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