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Biden vola a Bruxelles per serrare i ranghi dell’Occidente

La prossima settimana il presidente gli Stati Uniti sarà a Bruxelles per un vertice Nato e un Consiglio europeo. Deterrenza e sanzioni in cima all’agenda per avvisare Mosca (ma anche Pechino)

Joe Biden sarà a Bruxelles la prossima settimana per partecipare a un vertice straordinario della Nato convocato dal segretario generale Jens Stoltenberg e per partecipare a una riunione del Consiglio europeo. Si tratta del terzo viaggio internazionale dal suo insediamento come presidente degli Stati Uniti a gennaio dell’anno scorso. Anche gli altri due hanno avuto come destinazione l’Europa. Il primo, a giugno, ha visto tappe nel Regno Unito per il G7, il Belgio per il summit Nato e un faccia a faccia con i leader dell’Unione europea, la Svizzera per incontrare l’omologo russo Vladimir Putin. Nel secondo, invece, il presidente era passato dall’Italia per il G20 e un incontro con papa Francesco, poi di nuovo nel Regno Unito, in Scozia, per la Cop26. Anche il quarto viaggio internazionale potrebbe essere europeo, visto che a giugno si terranno il G7 in Germania e il summit Nato in Spagna.

Washington è decisa a serrare i ranghi davanti all’invasione russa dell’Ucraina e alla neutralità ambigua della Cina. Sarà alla Nato per “discutere gli sforzi di deterrenza e di difesa in corso in risposta all’attacco ingiustificato e non provocato della Russia contro l’Ucraina, nonché per ribadire il nostro impegno di ferro con i nostri alleati”, ha detto Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. Poi parteciperà al Consiglio europeo per le “preoccupazioni condivise sull’Ucraina, compresi gli sforzi transatlantici per imporre costi economici alla Russia, fornire sostegno umanitario alle persone colpite dalla violenza e affrontare altre sfide relative al conflitto”, ha continuato la funzionaria.

“In questo momento critico, il Nord America e l’Europa devono continuare a stare insieme”, ha dichiarato Stoltenberg annunciando il vertice straordinario. “L’unità e il coordinamento transatlantici rimangono cruciali per aumentare la pressione sul Cremlino per fermare questa guerra ingiustificata”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

La notizia del viaggio di Biden arriva all’indomani del lungo incontro a Roma tra Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e Yang Jiechi, capo degli esteri del Partito comunista cinese, diplomatico fidato per il leader Xi Jinping. Dopo quel faccia a faccia, Sullivan è stato a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Mario Draghi e il suo consigliere diplomatico Luigi Mattiolo. Come spiegavamo su Formiche.net, affinché le sanzioni alla Russia e gli avvertimenti alla Cina siano efficaci, l’Occidente ha bisogno di un fronte comune e granitico, anche per tentare di dissuadere la leadership russa dal proseguire il conflitto e alzare la posta di uno scontro tra modelli che potrebbe costare caro a Pechino in termini di rapporti commerciali con l’Occidente.

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