Le Ferrovie guidate dall’ad Luigi Ferraris scommettono sull’innovazione, e portano a Expo 2020 Dubai il meglio della tecnologia. Ecco quale
Treni diagnostici per prevenire l’insorgere di guasti sull’infrastruttura, sistemi tecnologici per aumentare la puntualità dei treni e così rendere più fluida la circolazione. L’innovazione è un driver fondamentale per la ripartenza del Paese e la costruzione della mobilità del prossimo futuro. Lo sa bene il gruppo Fs Italiane guidato dall’ad Luigi Ferraris. FS in questi giorni ha portato a Dubai, all’Expo 2020, alcuni esempi dell’eccellenza tecnologica delle ferrovie italiane.
L’occasione è stato l’evento internazionale New technologies for safe and sustainable infrastructures, con due panel organizzati per discutere sulle prossime sfide della mobilità ferroviaria e dello sviluppo di infrastrutture sostenibili, resilienti, interconnesse e accessibili, per un impegno senza precedenti in linea con il Pnrr.
Al centro dei due incontri il monitoraggio a 300 km/h dello stato di salute dell’infrastruttura attraverso il nuovo treno diagnostico ad alta velocità Diamante 2.0, e l’Ertms Urban, innovativo sistema tecnologico volto a migliorare ulteriormente la circolazione dei treni e aumentarne la frequenza nei nodi metropolitani, una tecnologia dalle stesse caratteristiche del sistema ERTMS classico installato sulle linee AV, ma impiegato con specifiche modalità operative sulle linee locali in prossimità e all’interno delle grandi città. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Anna Masutti e Vera Fiorani, rispettivamente presidente e amministratrice delegata di Rfi, società del Gruppo FS gestore dell’infrastruttura ferroviaria e Andrea Nardinocchi, amministratore delegato di Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS.
A EXPO 2020 DUBAI ARRIVA DIAMANTE 2.0
Diamante 2.0 è il nuovo treno di RFI capace di monitorare lo stato delle linee ferroviarie AV/AC e quelle a maggior traffico. Il treno diagnostico associa alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura ferroviaria, anche l’attività di diagnostica predittiva che consente di intervenire in anticipo, prima che si presenti un guasto o un’anomalia.
Frutto dell’eccellenza italiana e concentrato di alta tecnologia, Diamante 2.0 si occuperà del controllo, supervisione e certificazione della rete: è un convoglio Frecciarossa composto da 8 carrozze e due locomotive dove, al posto dei sedili per i viaggiatori, sono installati veri e propri laboratori che sfrecciano a 300 chilometri orari, misurando centinaia di parametri. A bordo sono installate 98 telecamere e oltre 200 sensori posti sull’imperiale, nel sotto cassa e sui carrelli in prossimità alle ruote per monitorare dati e valori finalizzati ad analizzare le condizioni dell’infrastruttura ferroviaria come, ad esempio, la geometria e l’usura del binario, l’interazione tra la ruota e la rotaia, la qualità di captazione dell’energia dalla linea aerea di alimentazione, il segnalamento, le telecomunicazioni. È in atto un ingente piano di rinnovo della attuale flotta, che prevede la graduale dismissione dei veicoli che hanno raggiunto il termine della vita utile e la conseguente messa in servizio di nuovi ed innovativi veicoli diagnostici. Diamante 2.0 sarà il primo di questi ad essere messo in servizio.
L’ERTMS URBAN
L’ ERTMS Livello 2 Urban sviluppato da Rete Ferroviaria Italiana è un sistema che ha l’obiettivo di incrementare la capacità del traffico ferroviario e rendere più fluida la circolazione per soddisfare le nuove esigenze di mobilità. Permette di migliorare la puntualità dei treni grazie alla riduzione della distanza media tra due segnali (da 1.200 metri a circa 300), consentendo ai convogli di viaggiare più ravvicinati. Questa tecnologia, implementata sia a terra che a bordo, aumenta la capacità dell’infrastruttura ferroviaria esistente, per una maggiore regolarità e frequenza nella circolazione ferroviaria dei nodi, evitando interventi impattanti dal punto di vista economico e urbanistico, con benefici per il tutto il Trasporto Pubblico Locale. I primi nodi urbani ad essere attrezzati saranno Firenze, Roma e Milano.
“Come Rete Ferroviaria Italiana siamo in prima linea per sviluppare infrastrutture sostenibili, resilienti, interconnesse e accessibili. Oggi, anche grazie alle risorse del Pnrr, stiamo realizzando le infrastrutture del domani, che uniranno ancora di più l’Italia e garantiranno la nuova mobilità del Paese. Ad Expo 2020 però non presentiamo quelle che saranno le infrastrutture del futuro ma parliamo del futuro delle infrastrutture esistenti”, ha sottolineato Vera Fiorani. Italferr “in questo particolare momento storico, è chiamata a supportare RFI nella progettazione e nella direzione lavori di moltissime delle opere ferroviarie finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ha spiegato Andrea Nardinocchi. “Le infrastrutture di domani dovranno essere digitali, resilienti, resistenti ai cambiamenti climatici, sostenibili sin dalla fase di progettazione. L’intero settore delle costruzioni, di cui Italferr fa parte, deve, per questo motivo, beneficiare dei miglioramenti che comporta la tecnologia”.