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Anche Enel esce dalla Russia. L’annuncio di Starace

Enel Russia

La partecipata dallo Stato italiano ha annunciato che cesserà completamente le operazioni russe, in una svolta che la allinea agli altri colossi occidentali in procinto di tagliare i legami con il Paese invasore

Con la guerra in Ucraina in corso da quasi un mese, Enel si aggiunge alla lista di aziende nel processo di uscire dalla Russia. “Con rammarico, penso che dobbiamo cessare le attività”, ha detto l’amministratore delegato Francesco Starace a Bloomberg TV lunedì mattina, aggiungendo che l’uscita dal Paese è “una questione di mesi”. Al momento non sono disponibili più dettagli sulle modalità di uscita.

Si tratta di una svolta rispetto a tre giorni fa, quando lo stesso Starace aveva indicato che la sua azienda avrebbe ridotto la sua esposizione alla Russia ma non stava pianificando una cessazione completa delle attività. Il cambio di passo allinea Enel a un numero crescente di gruppi energetici occidentali, tra cui BP, Shell, Exxon ed Eni, che avevano già annunciato di voler interrompere le loro attività legate al Paese di Vladimir Putin.

Non sarà un divorzio indolore. Enel detiene e opera due centrali termoelettriche e un campo eolico in Russia. Poi c’è la questione della quota di maggioranza (56%) nella propria divisione locale, PJSC Enel Russia, che a sua volta ha una capitalizzazione di mercato di 22,8 miliardi di rubli – a oggi equivalenti a circa 197,5 milioni di euro. Secondo Bloomberg Intelligence la divisione russa garantisce poco più dell’1% del profitto annuale complessivo di Enel.

Sul versante italiano, la mossa di Enel non aumenta il rischio di interruzioni di forniture di gas, dal momento che il gruppo ha comunicato che non importa gas naturale dalla Russia. L’azienda, che ha puntato con decisione sulla sostenibilità, vuole arrivare ad offrire esclusivamente sistemi di generazione di energia verde – ed essere completamente carbon free – entro il 2040.

Il focus sul verde sta pagando: giovedì l’azienda ha aumentato il suo dividendo dopo aver riportato un aumento del 7,6% sui profitti netti nel 2021, anno in cui gli investimenti sono aumentati del 27,5% (per arrivare a 13 miliardi di euro) e sono stati realizzati 5,1 gigawatt di nuova capacità di energia rinnovabile, un nuovo record per Enel.


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