Riceviamo e pubblichiamo il ricordo di Kathleen Doherty, già ambasciatrice degli Stati Uniti a Cipro e vice capo missione e Roma
La segretaria di Stato Albright è stata una pioniera, la prima donna a guidare il Dipartimento di Stato. È stata un modello e un mentore per tutte le donne che hanno lavorato nella sicurezza nazionale e negli affari esteri. Oggi sappiamo che non soltanto avremmo avuto un posto al tavolo, ma avremmo potuto essere a capotavola.
Quando lei era segretario di Stato, io ero consigliere del vicesegretario di Stato, Strobe Talbott. Mi ricordo la mattina degli attentati del 1998 alle nostre ambasciate in Kenya e Tanzania, quando lei entrò nella sala della conferenza dei presidenti e disse che quello era uno dei giorni più bui dei nostri tempi.
Era segretario di Stato nel periodo precedente all’11 settembre, ma il mondo era in tumulto e pericoloso: il regno di Slobodan Milosevic con la conseguente morte di migliaia di persone in Kosovo, la lotta per la pace nei Balcani, le crescenti tensioni tra israeliani e palestinesi, e altro ancora.
Ha governato con mano ferma e sicura, con una determinazione che è nasceva dalla sua storia personale. Era una gigante in tutti i sensi, tranne che per la sua piccola statura.
Ho anche avuto il privilegio di lavorare per la società di consulenza sui rischi che ha fondato 20 anni fa, l’Albright Stonebridge Group, nell’ultimo anno. Era orgogliosa dell’azienda che aveva creato e dei contributi positivi che ha dato al mondo.