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Lunga vita allo Statuto della persona. Scrive Pirani

Siglato oggi tra da Enel, Uiltec, Filctem, e Flaei è un protocollo che inaugura un modello di relazioni sindacali basato sul coinvolgimento del singolo individuo e del gruppo guidato da Francesco Starace, valorizzando la persona. Si tratta di un oggettivo salto di qualità verso una compiuta partecipazione. Il giudizio del segretario generale della Uiltec nazionale

Un sistema di relazioni tra le parti basato sul metodo partecipativo con la produzione ed il lavoro che fanno perno sulla centralità della persona. È questo la “ratio” dell’intesa condivisa questa mattina tra Enel e i sindacati di settore che punta a determinare più tutele per chi lavora nei contratti correlati. Si tratta di testo apprezzabile sia dal punto di vista dei contenuti che da quello prospettico, denominato “Statuto della persona”.

Credere nel sistema partecipativo

“La ricerca di nuovi diritti di partecipazione può servire nell’opera di ricomposizione solidaristica degli interessi fra i lavoratori della società postindustriale”. Lo disse Tiziano Treu, attuale presidente del Cnel, nel corso di un convegno del lontano 1989. L’accordo firmato oggi dalla più importante azienda energivora in ambito nazionale e le organizzazioni sindacali ribadisce il ruolo primario del sistema partecipativo, utile sia alle imprese che ai lavoratori per riuscire a guardare al futuro nel contesto di crisi economico sociale derivante dal biennio di pandemia virale e dalle conseguenze del primo mese di conflitto armato tra Russia ed Ucraina, alle porte dell’Europa. Nei mesi che verranno al sindacato spetta la responsabilità di muovere un’azione riformista a partire, solo per porre degli esempi immediati, da un nuovo assetto della sostenibilità economica e produttiva, della transizione ecologica, della sanità, della sicurezza sul lavoro, del welfare. Ma il movimento “in itinere” ha concrete possibilità di divenire azione concreta se si agirà sulla spinta di una comune cultura partecipativa che dalla produzione si estenda nella società e favorisca proposte e protagonismi in grado di dare soluzione alle molteplici esigenze dei lavoratori stessi. Lo “Statuto della persona” coglie questa esigenza insopprimibile.

I contenuti dell’accordo

Il testo firmato congiuntamente da Enel, Uiltec, Filctem, e Flaei è un protocollo innovativo nel panorama italiano che inaugura un modello di relazioni sindacali basato sul coinvolgimento del singolo individuo e dell’azienda, valorizzando la persona in rapporto armonico col mondo circostante. Il testo succitato punta a valorizzare l’essere umano rendendolo protagonista di un ecosistema in cui azienda e organizzazioni sindacali collaborano alla creazione di un ambiente di lavoro sano, sicuro, stimolante e partecipativo. Un ambiente in cui benessere, produttività e sicurezza possano rafforzarsi a vicenda, concorrendo alla più piena realizzazione della persona. Diversi sono gli ambiti in cui si determina il miglioramento sul luogo di lavoro. Vanno approfonditi con attenzione. Benessere, partecipazione e produttività per favorire la tutela della dignità sul lavoro, l’inclusività, la misura della produttività tenendo conto dell’attenzione al fattore umano, l’equilibrio vita-lavoro e la flessibilità, la costruzione e salvaguardia di un ambiente privo di pregiudizi. Poi, conoscenza e apprendimento continuo, modello “life long learning”, con percorsi di formazione e aggiornamento professionale, di empowerment femminile per favorire la scelta verso le discipline scientifiche, l’offerta di tirocini e l’apertura a contributi formativi esterni, prevedendo anche la pianificazione di momenti specifici da dedicare esclusivamente all’autoformazione. Infine, la cultura e comportamenti della sicurezza, soprattutto quella sul lavoro con la previsione di analisi ex ante ed ex post del rischio-infortunio, l’individuazione delle tecnologie più innovative per la prevenzione degli incidenti, la responsabilizzazione dei lavoratori e il rafforzamento della cultura della sicurezza anche attraverso il coinvolgimento della rete dei fornitori.

Il percorso virtuoso della civiltà del lavoro

Lo scomparso Gino Giugni, padre dello Statuto dei lavoratori e ministro del Lavoro dal 1993 al 1994, sosteneva che il sindacato ha sempre avuto problemi con la gestione dei risultati positivi ed importanti che riusciva ad ottenere. Quasi che la mobilitazione per arrivare ad essi fosse non solo il mezzo necessario ma praticamente anche un fine. Ed il dopo, ovvero la sorte delle conquiste, pareva quasi interessare meno. L’intesa odierna va oltre quel giudizio scettico, perché rappresenta un oggettivo salto di qualità verso una compiuta partecipazione. Si imbocca senza esitazioni il percorso virtuoso del sistema partecipativo, essenziale per riunificare le molteplici urgenze e le diffuse solitudini. Così si recuperano, al tempo stesso, la capacità propositiva e le potenzialità finora inespresse dalla sana civiltà del lavoro.


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