Il Copasir, da tempo, segnala un’attenzione pericolosa da parte di Cina e Russia sui nostri asset strategici. Adolfo Urso ha illustrato la relazione sull’attività svolta dal 1° gennaio 2021 al 9 febbraio 2022 al Senato. La scorsa settimana, il presidente ha incontrato i membri di Task Force Italia. Ecco i temi affrontati
Cosa vuol dire sicurezza della Repubblica? Bisogna partire da questo per capire il ruolo del Copasir, il comitato bicamerale che in questi mesi è stato in prima linea sulle questioni più delicate per il nostro Paese. Dal golden power sugli istituti bancari e assicurativi minacciati da scalate straniere al perimetro di cybersicurezza nazionale, dalla sicurezza energetica (relazione del 9 gennaio 2022) alla geopolitica dello spazio (la prossima, che sarà presentata nelle prossime settimane). Di questo e molto altro si è parlato durante l’audizione di Task Force Italia, i cui membri hanno incontrato il presidente Adolfo Urso per affrontare i temi più urgenti del momento.
Il Copasir ha intensificato notevolmente la propria attività, arrivando a riunirsi anche cinque volte a settimana, aumentando il numero delle relazioni e coinvolgendo il Parlamento, che negli scorsi anni è stato piuttosto sordo davanti alle emergenze legate alla sicurezza. Della Repubblica, non dello Stato, ha tenuto a precisare Urso, perché l’obiettivo non è proteggere solo le istituzioni pubbliche, ma i corpi intermedi: le aziende, le associazioni, la cittadinanza. Che ora si trovano in grande difficoltà davanti all’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime, in particolare quelle fondamentali per la transizione digitale ed ecologica. Per questo il comitato ha incoraggiato lo Stato a usare i poteri sostitutivi per sbloccare gli investimenti nelle rinnovabili (è di queste ore la notizia del via libera ai parchi eolici pugliesi).
Si è parlato di intercettazioni, di riconoscimento facciale, di guerra ibrida, di intelligence economica, un tema su cui l’Italia è carente, e su cui il Copasir ha presentato un rapporto con le best practices di quattro paesi. I partecipanti Francesca Isgrò, Luca Dal Fabbro, Luigi Martino, Gianluca Brancadoro, guidati dal presidente di Task Force Italia Valerio De Luca e coordinati dal direttore di Formiche.net Giorgio Rutelli, hanno interagito con Urso sulla difesa della filiera aerospaziale; sulla capacità italiana di staccarsi dal gas russo e sviluppare soluzioni alternative (diverse fonti di approvvigionamento, biogas, idrogeno); l’economia circolare per garantirsi le forniture di materie prime e componenti per i chip; la minaccia russa e cinese sulle infrastrutture critiche italiane; le sanzioni alla Russia; la realizzazione di cavi sottomarini privati di proprietà delle Big Tech.