Alcuni giorni fa gli americani hanno scoperto contemporaneamente due notizie. La prima riguarda i crimini di guerra russi e le atrocità disposte da Vladimir Putin in Ucraina. La seconda l’ennesima sparatoria di massa che a Sacramento, in California, ha lasciato morte sei persone e almeno il doppio dei feriti.
Questo caos è all’ordine del giorno negli Stati Uniti, un Paese di trecentotrenta milioni di residenti, di cui quaranta milioni in California. A differenza di altri Paesi civilizzati, lo Stato americano non regola in modo efficace la proprietà individuale di un’arma e si limita a regolarla con normative semplicistiche e di secondo rango.
Questa lettura distorta della Costituzione americana rende possibile la situazione in cui si è appena trovata Sacramento. Una città che si accoda a tante altre città americane, dove persone innocenti, compresi i bambini nelle scuole, sono state assassinate senza pietà o ferite da altri americani.
Negli Stati Uniti i cittadini hanno le mani libere: possono comprare un’arma letale e in alcuni casi anche usarla. Ormai qualsiasi cittadino statunitense è in grado di acquistare non solo una pistola, ma un’arma automatica. Non è certo questo quel che avevano immaginato i padri fondatori. Eppure oggi, senza troppa fatica, in alcuni Stati americani si può girare con un’arma e mostrarla in pubblico. Una lobby potente – la Nra, National Rifle Association – ha per anni cinicamente sostenuto che le persone non ucciderebbero mai a pistolettate altre persone.
La conseguenza di questa peculiare assenza di una regolamentazione statale è un’impennata continua di sparatoie, come quella andata in scena a Sacramento, ormai diventate la norma negli Stati Uniti. Si stima che negli Stati Uniti ci siano più armi private che residenti. Io, mia moglie e la mia famiglia non ne possediamo anche una. Conosco però una persona che ne ha almeno una dozzina in casa.
Impossibile chiamare la polizia per chiedere assistenza. Senza menzionare il fatto – noto a tutti – che nelle stesse forze di polizia americane ci sono individui a loro volta da ritenere potenzialmente pericolosi. L’omicidio in presa diretta di Minneapolis ha dato un’idea.
Ma c’è di più: si può chiamare la polizia solo a fatto compiuto. Cioè dopo che è successo qualcosa tale da giustificare la loro presenza o un intervento. In poche parole, una volta che il delitto è stato commesso. I poliziotti arrivano, solitamente esprimono il loro dolore e condannano l’omicidio perpetrato, proprio come a Sacramento.
Il paradosso che ne deriva è che in America un cittadino può venire informato nello stesso momento dei crimini di guerra di Putin in Ucraina e di una tragica, casuale sparatoria nel vicinato. L’ostruzionismo dell’Nra e la deliberata distorsione della Costituzione americana sono alcuni degli ostacoli più ingombranti sul cammino degli Stati Uniti per diventare una piena, sana democrazia.