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La giornalista russa “convertita” trova lavoro (e critiche) in Germania

Il quotidiano tedesco Die Welt ha assunto la giornalista russa, nota per avere protestato in diretta contro la guerra in Ucraina. I colleghi sollevano dubbi sulla giravolta nei confronti di Putin e avanzano l’ipotesi di spionaggio

 

Poco più di un mese fa, Marina Ovsyannikova era una fervente sostenitrice del presidente russo Vladimir Putin, considerato leader indiscusso. Poi, iniziata l’invasione russa in Ucraina, nel corso di una diretta televisiva, la giornalista ha interrotto il telegiornale per protestare contro la guerra. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, così come la sua testimonianza sulle intimidazioni e la censura in Russia.

Oggi Ovsyannikova è stata assunta come corrispondente del quotidiano tedesco Die Welt. Ad annunciarlo è stato il proprietario della testata, Axel Springer. Ovsyannikova “riferirà per il cartaceo e per il canale di notizie tv di Die Welt da Ucraina e Russia – ha spiegato il direttore del gruppo, Ulf Poschardt -.  Ovsyannikova ha avuto il coraggio, in un momento decisivo, di far confrontare gli spettatori russi con la realtà. Ha difeso la professione, nonostante la censura”.

Il primo articolo a firma di Ovsyannikova su Die Welt è già uscito e si intitola “I russi hanno paura”: un racconto di come ha vissuto l’esperienza di protestare in diretta tv contro Putin.

Poschardt ha spiegato che la sicurezza della giornalista potrebbe migliorare grazie al fatto che adesso lavori per un giornale tedesco. Ma l’assunzione non è un gesto politico: “Facciamo giornalismo, non politica. Un giornalismo buono, coraggioso e incorruttibile è una minaccia per ogni autocrate e dittatore”.

C’è però chi si chiede come mai, tra tanti giornalisti russi e ucraini minacciati, sia stata proprio Ovsyannikova a beneficiare di una assunzione “express” in una testata occidentale.

Farida Rustamova, giornalista indipendente, ex collaboratrice della BBC Russian, Meduza, RBC e TV Rain, ha ricordato su Twitter come “decine di giornalisti russi indipendenti stanno cercando lavoro in Europa in questo momento. Sono altamente qualificati e tutti hanno una buona reputazione. Ma è Marina Ovsyannikova che trova lavoro alla Die Welt. Con tutto il rispetto non è stata certo lei [in questi anni] a rischiare la propria incolumità lavorando nella Russia di Putin”. Negli anni scorsi, in effetti, era (ig)nota per essere totalmente allineata al regime e per occuparsi di temi decisamente innocui.

Iryna Chumak, utente ucraina, ha scritto su Twitter che nel suo Paese Ovsyannikova è vista come una possibile risorsa dell’Fsb, i servizi segreti russi. “La sua mossa è stata organizzata in modo che l’Fsb potesse piazzare un agente informativo all’interno di alcuni media occidentali, abbastanza sciocchi da ascoltarla”.

La giovane sostiene che ci sono “tonnellate di prove a sostegno di questa versione” e ne elenca alcuni, come il fatto che “le persone in Russia finiscono in prigione perché tengono in mano un pezzo di carta per strada. Qual è stata la sua punizione (di Ovsyannikova, ndr)? Una multa di 300 dollari e basta”.

Aggiunge poi che la tv statale russa non ha trasmissioni in diretta. Il formato prevede un paio di minuti di ritardo, proprio per evitare imprevisti come l’irruzione di Owsjannikova. “Voleva dire la verità a tutti i russi, giusto? – scrive Chumak -. Allora perché metà dello striscione è in inglese? Non ci vuole più spazio per scrivere ‘No War’ o ‘Russians against the war’ in russo. Quindi il suo motivo era attirare l’attenzione dell’Occidente. E per cosa?”.

Infine, la ragazza scrive che la giornalista ha rivelato molto presto il vero motivo della protesta: “Il suo primo messaggio all’Occidente è stato ‘dovresti revocare le sanzioni’. Ha paragonato il massacro degli ucraini alla ‘sofferenza’ di sua figlia, che non può usare una carta di credito per pagare il suo pasto a scuola”.

Ma queste non sono le uniche accuse di “spionaggio” contro la giornalista russa. Una settimana dopo l’irruzione in tv, Kirill Kleimyonov, capo della divisione notizie dell’emittente russa Channel 1, ha affermato che Ovsyannikova è un asset britannico che ha tradito il suo Paese per soldi.



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