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La Cia ha un Chief Technology Officer. Ecco chi è

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Nand Mulchandani arriva dal Pentagono. È stato chiamato dal direttore Burns per lavorare con le aziende sulle innovazioni che possono aiutare il lavoro dell’Agenzia

Nand Mulchandani è il primo Chief Technology Officer della Cia, incaricato di assicurarsi che l’agenzia di intelligence statunitense “sfrutti le innovazioni più avanzate e esplori le frontiere future” per promuovere la sua missione. A darne l’annuncio è stato William Burns, direttore della Cia: “Fin dal mio insediamento, ho dato massima importanza alla tecnologia e la nuova posizione di Cto è una parte molto importante di questo impegno”, ha dichiarato.

Dopo aver fondato e guidato importanti startup di successo – Oblix (acquisita da Oracle), Determina (acquisita da VMWare), OpenDNS (acquisita da Cisco) e ScaleXtreme (acquisita da Citrix) – e prima di entrare alla Cia, Mulchandani è stato Chief Technology Officer e direttore ad interim del Joint Artificial Intelligence Center del Pentagono. Si è laureato in informatica e matematica alla Cornell, ha un master in management alla Stanford e uno in amministrazione pubblica a Harvard. Nella nota diffusa dall’Agenzia, annuncia che lavorerà “a stretto contatto con le aziende e i partner” per “costruire una strategia tecnologica di ampio respiro”.

A dargli il benvenuto anche Jennifer Ewbank, vicedirettrice della Cia con deleghe all’innovazione digitale: ”La creazione di questo nuovo ruolo è una dimostrazione del nostro impegno verso tecnologia e l’innovazione come chiavi al nostro successo continuo”, ha scritto su LinkedIn la funzionaria, che nei mesi scorsi aveva sottolineato l’importanza delle attività con i privati per non perdere terreno nella corsa senza sosta all’innovazione.

Poche settimane fa Burns aveva sottolineato l’importanza di stare al passo con l’innovazione durante l’annuale audizione al Senato dell’intelligence statunitense sulle minacce globali. “Nulla è più importante per il futuro della Cia, e della comunità di intelligence degli Stati Uniti più in generale, della nostra capacità di competere tecnologicamente”, aveva dichiarato definendo il settore come “l’arena principale” di confronto vista “la concorrenza con la Cina”. Con riferimento alla creazione di due nuovi hub e del ruolo del Chief Technology Officer presso l’Agenzia, Burns aveva aggiunto: “Tutto ciò riflette la priorità enormemente alta che continueremo ad assegnare a quella serie di questioni”.

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