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L’aviazione diventa green. Il patto per la sostenibilità di Adr

Aeroporti di Roma, con il supporto scientifico del Politecnico di Milano, presenta un patto per affrontare insieme a tutti i principali attori del trasporto aereo nazionale le sfide poste dagli obiettivi di azzeramento delle emissioni di CO2. Seguendo le linee-guida stabilite dall’Onu e dall’Ue per il raggiungimento della neutralità ecologica del comparto entro il 2050

È nato il patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo. L’accordo, presentato alla sala stampa della Camera dei Deputati, prevede un’azione sinergica di istituzioni, aziende e università per arrivare alla definizione di una roadmap della sostenibilità per l’intero comparto dell’aviazione. L’iniziativa è stata promossa da Aeroporti di Roma (AdR), con il supporto scientifico del Politecnico di Milano. Quest’ultimo, attraverso il suo gruppo di ricerca Energy&Strategy, presenterà a luglio i risultati ottenuti dalla ricerca “La sostenibilità nel comparto del trasporto aereo”, in occasione di un evento patrocinato dai ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, insieme al supporto dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac).

Un invito alla sostenibilità

“Tutto il sistema aeronautico è vitale per lo sviluppo, e dunque una sua regolamentazione in termini di sostenibilità è necessaria e improcrastinabile per contribuire alla riconciliazione tra trasporto aereo e ambiente”, ha commentato l’iniziativa il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma. A ribadire il concetto anche l’amministratore delegato di AdR, Marco Troncone, che ha definito la decarbonizzazione del trasporto aereo come “una sfida-chiave rispetto alla quale il settore può e deve farsi trovare pronto”. Ciononostante prima di implementare le politiche a supporto della transizione green, è bene procedere con metodo, a partire dall’analisi scientifica e arrivando poi alla definizione di piani d’azione realistici. “La complessità del percorso, caratterizzato anche da soluzioni tecnologiche ancora immature o da costi oggi proibitivi, richiede un’attenta riflessione”, ha evidenziato infatti Troncone. In conclusione, a rimarcare l’importanza della trasformazione green, il presidente esecutivo di Ita Airways, Alfredo Altavilla, “il settore sarà impegnato nella realizzazione di una ambiziosa trasformazione tecnologica e culturale, con l’obiettivo di raggiungere i più elevati livelli di sostenibilità e decarbonizzazione”.

Il patto

L’accordo è nato per fornire una rinnovata spinta al raggiungimento degli obiettivi posti per la decarbonizzazione del settore del trasporto aereo dalle Nazioni Unite nel quadro degli Sustainable development goals (Sdg). Secondo quanto stabilito dall’Agenda 2030, entro il 2050 si dovrebbe realizzare l’azzeramento della produzione di CO2 (Net zero emissions), con il settore aereo responsabile di circa il 2% delle emissioni globali. Anche a livello europeo si perseguono i medesimi obiettivi, con il Climate energy package e il Green new deal. Il patto vuole fornire delle risposte alle perplessità del comparto nel percorso di decarbonizzazione, con la definizione delle metodologie, l’individuazione delle scadenze per l’implementazione delle soluzioni individuate, e il tracciamento degli interventi in linea con i framework nazionali ed europei.

Le soluzioni green

Nell’implementazione del patto di decarbonizzazione verranno pertanto analizzate e valutate tutte le possibili iniziative a disposizione per ridurre le emissioni del comparto, come lo sviluppo di carburanti sostenibili (Saf), la realizzazione di infrastrutture innovative, l’utilizzo di energia rinnovabile, le nuove tecnologie di propulsione dei velivoli, e la sempre crescente integrazione intermodale (ferrovia-aereo). Il piano è ambizioso ma, proprio tramite il programma definito dal piano, si spera realizzabile.


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