Rafforzata la collaborazione nel settore della Difesa e dell’aerospazio tra Parigi e Roma. Conclusi i lavori della 19esima bilaterale Italia-Francia, con l’incontro tra il segretario generale della Difesa, Luciano Portolano, e l’omologo francese, Joel Barre. Tra i temi trattati, la costruzione di una capability road map per progetti comuni di sviluppo tecnologico all’avanguardia
Condivisione di tecnologie e partnership strategiche nei settori della Difesa e dello spazio. Questi i temi al centro della 19esima bilaterale Italia-Francia, che ha visto il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, generale Luciano Portolano, incontrare a Roma l’omologo francese Joel Barre, chief executive della Direction générale de l’armement (Dga). Continua e si rafforza, dunque, la collaborazione tra Roma e Parigi nel settore dell’innovazione e delle tecnologie all’avanguardia per la sicurezza, con la stesura condivisa di una capability road map, un documento che dovrà includere i principali settori specifici nei quali avviare nuovi progetti di collaborazione tra i due Paesi.
Una partnership di lunga data
L’incontro è servito anche a ribadire la vicinanza e l’amicizia tra Francia e Italia, entrambi Paesi fondatori dell’Unione europea e della Nato, storicamente legate da un lungo passato di collaborazione anche nel campo della Difesa. Tale clima di sinergie ha permesso di condividere informazioni tecniche rilevanti necessarie per i progetti di ricerca di comune interesse, nonché per l’accrescimento reciproco per le potenziali applicazioni delle soluzioni individuate. Ed è proprio sulla base di questa reciproca stima che il vertice è servito a stabilire un programma di collaborazioni future da concretizzare nei prossimi anni. Tra questi sono ricompresi anche i temi inerenti al cosiddetto “Trattato del Quirinale” dello scorso 26 novembre.
L’export italiano della Difesa
I legami internazionali sono stati anche al centro della recente audizione del generale Portolano in commissione Difesa del Senato. Per quanto riguarda le esportazioni, il nostro Paese si colloca al sesto posto nel mondo, dietro Usa, Russia, Francia, Cina e Germania, ma davanti a Regno Unito, Corea del Sud, Spagna e Israele. In generale l’industria della Difesa nazionale si conferma un settore vitale, strategico e in crescita. Un ambito che ha generato nel 2019, ultimo anno per il quale esiste un rilevamento consolidato, un fatturato pari a 16 miliardi di euro, che si traducono in cinque miliardi di valore aggiunto diretto. La filiera produttiva della Difesa italiana, ha quindi contribuito a generare 15 miliardi di euro di valore aggiunto nell’economia nazionale, pari allo 0,9% del Pil, con un moltiplicatore pari a tre. Vale a dire che per ogni euro investito in Difesa se ne sono “guadagnati” tre.
Gli altri legami strategici
Oltre al legame transalpino, secondo quanto riportato dal generale Portolano, anche gli Stati Uniti si confermano uno dei principali partner strategici dell’Italia sia per quanto riguarda lo sviluppo di programmi di cooperazione per l’export. Le aziende del nostro Paese sono ampiamente presenti sul territorio statunitense attraverso proprie succursali e società controllate. Particolarmente significativa la collaborazione tra Roma e Washington in tema di elicotteri, con le recenti acquisizioni dei velivoli d’addestramento AW119 per la Us Navy e degli elicotteri multiruolo AW139 per la Us Air force, in sostituzione degli UH-1. In questo settore, il generale Portolano ha anche ricordato le “future opportunità di cooperazione per lo sviluppo delle capacità Next generation nel campo dell’ala rotante”.