In un intervento all’American University di Washington, la segretaria del Tesoro ha ribadito che, pur nell’ambito di una forte accelerazione, l’emissione di un dollaro digitale non sarà una cosa immediata. Anzi, proprio per incentivare l’utilizzo delle “valute ufficiali” la Fed ha già in programma di lanciare un servizio di pagamento istantaneo (FedNow) che funzionerà 24 ore su 24, 7 giorni su 7
Di recente, le azioni e le dichiarazioni dell’amministrazione Biden nei confronti dei digital assets si sono fatte più frequenti, mirate e coerenti. Poco più di un mese fa, infatti, era stato lo stesso Presidente a dare il via alla “nuova era” del rapporto degli Stati Uniti con la finanza digitale e decentralizzata con la mancata stretta nei confronti delle criptovalute – per cui è stato auspicato essenzialmente uno sviluppo responsabile – e l’avvio deciso del progetto per il dollaro digitale.
Delle due, la prima decisione – tra l’altro comparsa in un primo momento fugacemente sui siti istituzionali del Tesoro Usa – ha colto di sorpresa gli analisti che, nell’ambito di una più ampia azione di contrasto nei confronti degli oligarchi russi, già attendevano una risposta coercitiva da parte dell’amministrazione americana.
In realtà si tratta di decisioni realiste e coerenti col mercato e lo scenario finanziario contemporaneo che sono state recentemente confermate anche dalla segretaria di Stato al Tesoro Janet Yellen che in un intervento alla Kogod School of Business dell’American University di Washington ha proprio fatto riferimento all’intervento del Presidente Biden affermando anche che tali decisioni sono “la diretta conseguenza della crescita esplosiva degli asset digitali che hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato di 3 trilioni di dollari “.
L’approccio della Yellen, così come quello dell’intera amministrazione che ha deciso ora di confrontarsi in maniera più matura, attraverso un cambio di paradigma, con lo stato di fatto economico-finanziario globale, è improntato sul realismo anche nei confronti delle criptovalute, senza però negare alcuni giudizi di merito, o preferenze, nei confronti delle stablecoin e delle valute digitali della banca centrale, considerate più affidabili ed efficienti rispetto alle cripto. A questo proposito, in una intervista di fine marzo alla Cnbc, il segretaria Yellen aveva affermato: “Ho un po’ di scetticismo perché ci sono preoccupazioni valide intorno ad esso [il settore crypto], alcune hanno a che fare con la stabilità finanziaria, la protezione degli investitori e dei consumatori, l’uso per le transazioni illecite e altre cose. D’altra parte, ci sono benefici dalle criptovalute e riconosciamo che l’innovazione nel sistema di pagamento può essere una cosa salutare, vorremmo uscire alla fine con raccomandazioni che creeranno un ambiente normativo”.
Il filo conduttore dell’intervento all’American University, sviluppato in cinque capitoli principali, è stato quello di tracciare una strada finalizzata a trovare un equilibrio tra il sostegno all’innovazione nelle risorse digitali e lo sviluppo di regole che tutelino i consumatori e gli investitori. Nelle sue osservazioni, la Yellen ha affermato che le nuove normative dovrebbero essere coerenti con i rischi indipendentemente dall’innovazione tecnologica, delineando una posizione che renderebbe il dipartimento “neutrale dal punto di vista tecnologico”. Come anticipato, nella visione del Tesoro Usa una Cbdc o le stablecoin più affidabili potrebbero essere delle soluzioni di pagamento estremamente competitive e in grado di supportare uno sviluppo coerente del mercato senza creare danni a consumatori e investitori, a differenza proprio del mercato cripto ritenuto eccessivamente volatile e poco adattabile ai pagamenti quotidiani.
Tuttavia, la segretaria Yellen ha tenuto a ribadire che pur nell’ambito di una forte accelerazione, l’emissione di un dollaro digitale non sarà una cosa immediata. Anzi, proprio per incentivare l’utilizzo delle “valute ufficiali” la Fed ha già in programma di lanciare un servizio di pagamento istantaneo (FedNow) che funzionerà 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e che interverrebbe su uno dei punti dolenti dell’attuale sistema finanziario (i pagamenti internazionali) e farebbe concorrenza alle criptovalute che invece garantiscono bassi costi e permettono di aggirare le alte commissioni delle clearance house. Una mossa che rappresenterebbe però anche una concorrenza diretta ai servizi delle banche commerciali.
In ultimo, l’intervento di Janet Yellen si è concentrato sui rischi di riciclaggio e Kyc (Know Your Customer) rappresentati da molti portafogli ed exchange di criptovalute, soprattutto alla luce dell’utilizzo che può essere fatto di tali risorse in questa fase di belligeranza con la Russia. L’ordine esecutivo del Presidente Biden ha tracciato una linea tratteggiata le cui linee devono essere riempite di colore, ed è questo il compito della segretaria Yellen: trovare i colori adatti per rimanere coerente con i principi di tutela dei consumatori e di sviluppo attento e sostenibile delle risorse digitali senza ostracizzare la crescita di tecnologie, come ad esempio la blockchain, potrebbero rivelarsi determinanti anche per favorire la maggiore competitività dell’intera economia americana.
Ogni mossa sarà quindi attentamente ponderata perché, proprio in ottemperanza della tradizione liberista americana, l’intento è di adottare regole che diano stabilità a settori cui potrebbero rivolgersi milioni di persone senza che queste vadano incontro a gravi problemi di natura finanziaria e sociale.