L’iniziativa è stata lanciata in occasione dell’incontro “Racconti di viaggio, luoghi e itinerari da raccontare” che si è tenuto oggi al Salone Internazionale del Libro di Torino. Il panel dedicato a viaggiatori e lettori appassionati di viaggi e racconti di viaggio ha visto la partecipazione di Giuliano Compagno, padre Enzo Fortunato, Antonio Franchini, Valentina Lo Surdo, Marco Mancini e Angelo Pittro
Negli spazi della sala verde del Salone Internazionale del Libro di Torino si viaggia. Fra treni e stazioni, strade e cammini, mete sognate e ignorate, compagni scelti e casuali. Ma non solo. Il viaggio diventa protagonista di un concorso che Ferrovie dello Stato Italiane e il magazine La Freccia hanno deciso di lanciare in occasione dell’incontro “Racconti di viaggio, luoghi e itinerari da raccontare”.
Rivolta ai clienti ma non solo, che sono invitati a raccontare il viaggio e tutto quello che gli ruota intorno, l’iniziativa nata per narrare come ci muoviamo nell’era digitale è stata annunciata in occasione dell’incontro “Racconti di viaggio, luoghi e itinerari da raccontare” che si è tenuto oggi al Salone Internazionale del Libro di Torino. Promuovere la scrittura e la lettura da viaggio e durante il viaggio, per accompagnarlo e ispirarlo è tra gli obiettivi de La Freccia il magazine del Gruppo FS ogni mese a bordo delle Frecce su e giù per l’Italia e di recente fino a Parigi.
Il panel dedicato a viaggiatori e lettori appassionati di viaggi e racconti di viaggio ha visto la partecipazione di Giuliano Compagno, padre Enzo Fortunato, Antonio Franchini, Valentina Lo Surdo, Marco Mancini e Angelo Pittro.
Ad introdurre l’incontro Marco Mancini, direttore della Freccia, che nell’occasione ha lanciato un invito alla scrittura dedicato ai lettori della rivista, ai clienti di Trenitalia, ai viaggiatori in generale destinato a trasformarsi in un concorso letterario.A moderare il dibattito Valentina Lo Surdo, conduttrice radiofonica e reporter, che ha affrontato il tema della narrazione del cammino. La geografia di un ascolto scandito dal ritmo dei passi, dall’imprevedibile che diventa quotidiano, alla ricerca del Nepal dietro casa. Giuliano Compagno giornalista e scrittore ha ripercorso la stagione dell’Interrail, iniziata negli anni ’70 in cui il treno ha accompagnato migliaia di ragazzi nella loro prima grande esperienza di vita, percorrendo l’Europa. Antonio Franchini scrittore e responsabile della narrativa di Giunti e Bompiani ha spiegato come leggere e scrivere in treno, mezzo letterario per eccellenza, guardando fuori dal finestrino e riecheggiando celebri passi. Padre Enzo Fortunato, frate conventuale volto televisivo e protagonista anche sui social, appena rientrato da una missione umanitaria in Ucraina, ha tracciato gli esodi e spostamenti dolorosamente attuali di un popolo ferito dalla guerra. Angelo Pritto direttore di Lonely Planet Italia, ha elencato i tanti motivi per cui partire, anche con lentezza, e scavato poeticamente tra i suoi ricordi, “perché quelli come me, sul treno non ci hanno solo viaggiato, ci hanno dormito, cantato e soprattutto fatto conoscenze”.