L’innovazione per l’industria della Difesa passa dalle nuove tecnologie, dai digital twin, ai model-based design e alle tecnologie software-defined. L’esempio di Northrop Grumman Italia (NGI) che offre soluzioni per l’evoluzione dei sistemi del futuro come i caccia di sesta generazione Tempest e Fcas così come le applicazioni civili di Urban air mobility
Stare al passo dello sviluppo tecnologico è una delle prerogative dell’industria della Difesa. Implementare nuovi processi per la realizzazione dei sistemi del futuro, sfruttando le tecnologie e le metodologie all’avanguardia nel settore della progettazione digitale, offre alle aziende il vantaggio di accelerare esponenzialmente i tempi di sviluppo, aumentandone anche l’efficacia e l’efficienza. Tra i principali sistemi di questa vera e propria rivoluzione ingegneristica, c’è il cosiddetto “digital twin”, un gemello digitale che consente di generare e riprodurre il comportamento di un sistema e di verificarne a posteriori la rispondenza al modello di partenza, prevedendo anche gli effetti di lungo termine. Il gemello digitale permette una rappresentazione virtuale di un sistema reale, accelerando il processo di analisi delle prestazioni, valutate in funzione dei diversi scenari operativi nei quali il prodotto si troverà a operare. Il sistema, dunque, ottimizza il processo di sviluppo grazie all’utilizzo di dati storici e in tempo reale, in grado anche di simulare il futuro.
Progettazione digitalizzata
Un’altra soluzione all’avanguardia è rappresentata dal design model-based, grazie al quale i comportamenti dei singoli componenti di un sistema vengono modellizzati matematicamente. Tale approccio permette di verificare in ogni momento sia i comportamenti di dettaglio, sia le prestazioni d’insieme del sistema o di un “System of Systems” come può essere un velivolo. Non si tratta soltanto di un cambio metodologico ma di un mindset ingegneristico che permette di ottimizzare l’intero processo, dal lavoro in team alla collaborazione tra le diverse funzioni durante il ciclo di vita del prodotto. La modellazione digitale delle capacità dei sistemi rende questi sempre più intrinsecamente digitali, passando così naturalmente a nuove tipologie di architetture in cui è facilitato l’adattamento a specifiche applicazioni o scenari operativi che sfruttano tecnologie software-defined.
Dall’hardware al software
Nel nostro Paese, Northrop Grumman Italia (NGI) ha fatto propria la “digital vision” introducendo nuove soluzioni tecnologiche in cui architetture “hardware-based” si convertono a una visione “software-defined”. Come tale i nuovi sistemi si evolvono attraverso aggiornamenti software che non solo puntano a migliorarne le capacità, ma anche a incrementarne le funzioni traendo il massimo dall’hardware su cui si appoggiano. NGI rafforza questo approccio associando l’insieme delle tecnologie abilitanti alle piattaforme hardware “open architecture”, che utilizzano interfacce standard e sistemi modulari aperti. Questo permetterà di proiettare i prodotti in uno scenario in cui le piattaforme hardware a disposizione sono multifunzionali e permettono di operare in più domini operativi, adattandosi alle esigenze e necessità tattiche impreviste.
L’innovazione in Italia
Tutte queste tecnologie vengono sviluppate da Northrop Grumman Italia, che ha fatto proprio il concetto di trasformazione digitale implementando nei suoi processi produttivi queste soluzioni innovative, in modo da unire i nuovi sistemi disruptive all’esperienza maturata nel mondo dell’elettronica per la Difesa. Il digital twin, il model-based design e le tecnologie software-defined sono realizzate nello stabilimento di Pomezia e sono Itar free, cioè non soggette al controllo di export da parte degli Stati Uniti. NGI punta così a massimizzare il valore delle proprie soluzioni, sfruttandole anche per l’impiego nello sviluppo dei caccia di sesta generazione, dal Tempest, in cui l’industria italiana gioca già un ruolo di primo piano, al Fcas di Francia, Germania e Spagna.
(Immagine: Northrop Grumman Italia)