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La guerra dei satelliti. Le armi Asat nell’evento di presentazione di Airpress

Quanto sono vulnerabili i satelliti? In che modo le armi Asat possono distruggerli o metterli fuori uso? Cosa significa tutto questo dal punto di vista strategico, vista la sempre maggior interdipendenza delle società dalle orbite e la crescente militarizzazione del dominio spaziale? Ne discuteranno Pasquale Preziosa, Marcello Spagnulo e Roberto Vittori nel corso del live talk in diretta su Formiche.net “La guerra dei satelliti. La minaccia delle armi Asat” mercoledì 1 giugno alle ore 17:00, in occasione della presentazione dell’ultimo numero di Airpress

Di fronte alla nuova corsa allo spazio e a orbite sempre più affollate, anche a causa della crescente commercializzazione dell’ambiente extra-atmosferico, emergono con sempre più chiarezza le vulnerabilità di questi assetti e la necessità di difendere i propri satelliti da potenziali minacce che potrebbero minarne il funzionamento o distruggerli fisicamente. Non si parla di fantascienza ma di un rischio concreto generato dallo sviluppo della armi anti-satelliti (Asat). È del 2007 il primo test di questo tipo lanciato dalla Cina contro il proprio satellite Fengyun-1c, mentre a novembre scorso l’ultimo test Asat russo, che a causa dei detriti (debris) generati aveva costretto l’equipaggio della Stazione spaziale internazionale (Iss) ad attivare le misure d’emergenza per l’evacuazione. Nel frattempo si è allargato il novero di Paesi che può disporre di questo tipo di armi, dopo Usa, e Russia, anche Cina e India.

Cosa aspettarsi, dunque, da questo tipo di armi? In che modo gli Asat possono influenzare gli equilibri geopolitici mettendo a repentaglio l’accesso sicuro all’ambiente extra-atmosferico?

Ne discuteranno mercoledì 1 giugno alle ore 17, in diretta su Formiche.net e su Facebook nel corso dell’evento “La guerra dei satelliti. La minaccia delle armi Asat” in occasione della presentazione dell’ultimo numero della rivista Airpress: Pasquale Preziosa presidente Osservatorio sicurezza Eurispes e già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Marcello Spagnulo ingegnere e consigliere scientifico di Limes e Roberto Vittori, astronauta.


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